iconsicons        Storicamente, l’Italia ha spesso incontrato difficoltà nel definire e promuovere un suo specifico interesse nazionale. Ragioni culturali e politiche di varia natura hanno contribuito a rendere difficile il percorso di acquisizione e di elaborazione di una precisa e motivata coscienza di identità nazionale. La conquista della piena indipendenza nazionale, dopo ben quattro guerre nel corso di un secolo, ha coinciso solo in parte con una matura presa in carico della portata culturale di questo esito storico-politico, peraltro messo in discussione dalla “crisi di identità” seguita alla Seconda guerra mondiale, e poi, in particolare dopo il crollo del Muro di Berlino, alle tensioni insorte durante il tormentato processo di integrazione nelle istituzioni e nell’economia europee.
Trovandosi proiettata al centro di un mare, come il Mediterraneo, che ormai si configura, secondo una fortunata espressione geopolitica, come Medioceano che collega gli oceani Atlantico e Indiano, lungo una linea che separa l’“ordolandia”, impostata secondo un registro eurocentrico, dalla “caoslandia” (africana e mediorientale) interessata a fenomeni di colossale pressione migratoria, la nazione italiana, o almeno quel che, idealmente, ne resta, presenta una peculiare debolezza, documentata in termini di deficit di statualità, quando non in termini di attenuata percezione dell’unità delle sue componenti territoriali: ne è un indicatore piuttosto evidente la persistenza di una irrisolta “questione meridionale”.
La rilevanza geopolitica di questa posizione porta a interrogarsi criticamente su che cosa può significare, oggi, essere Italia, come soggetto portatore delle aspirazioni e degli interessi di una collettività chiamata a misurarsi con tutte le dimensioni, antropologiche, etiche, giuridiche, nonché politiche ed economiche, in cui si forma, si espone, si afferma un popolo: questi temi saranno affrontati nel secondo seminario di Geopolitica dei diritti dal titolo Essere Italia. Geopolitica di una nazione, organizzato nell’ambito del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione – Dottorato di ricerca in Innovazione e gestione delle risorse pubbliche, Curriculum in Scienze delle istituzioni, mutamenti politici e comunicazione interculturale – promosso in collaborazione con la rivista scientifica Politica.eu. con il coordinamento scientifico di Marco Stefano Birtolo, e previsto lunedì 15 novembre 2021, alle ore 14.00, nell’Aula V/Z del II Edificio Polifunzionale di Via F. De Sanctis a Campobasso.

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