Persepolis è il film che giovedì 25 maggio verrà presentato da Flavia Monceri – docente di filosofia politica all’UniMol – che conclude il ciclo di incontri “Le radici del presente”, ideato da Luca Muscarà docente di geopolitica con il CLA – Centro Linguistico di Ateneo, per riflettere storicamente sulla politica estera degli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale e in particolare sulla Guerra al terrore.
Il film drammatico animato rivolto a un pubblico adulto è tratto dall’omonima storia autobiografica a fumetti di Marjan Satrapi, che lo ha diretto insieme a Vincent Paronnaud. Marji, è una bambina di Teheran che si trova a crescere durante la Rivoluzione khomeinista, l’istituzione della Repubblica islamica e la guerra Iran-Iraq. Educata in famiglia ai valori liberali, la bambina diviene una teenager ribelle e affascinata dal movimento punk, mentre le tensioni politiche e religiose degli anni 70 portano alla deposizione dello Scià di Persia Reza Pahlevi e al rovesciamento del suo regime sostenuto dagli Stati Uniti che aveva avviato una modernizzazione all’Occidentale dell’Iran. Con l’istituzione della Repubblica islamica la sua scuola viene segregata in termini di genere e a Marji è imposto di indossare il velo. Il bombardamento di un edificio vicino, porta la protagonista a realizzare che la guerra con l’Iraq mette anche lei a rischio e finisce per farsi espellere da scuola. Così i genitori la inviano a completare gli studi a Vienna, dove a contatto con la cultura occidentale scoprirà crescenti difficoltà ad adattarvisi fino al punto di ammalarsi. Ritornata in Iran, ritrova la famiglia ma attraverso nuove esperienze che la matureranno si rende conto che non è disposta a rinunciare alla libertà e spingendola così a ritornare in Europa. In questo film il travagliato percorso di maturazione personale di Marji che la porta ad assumere la propria identità adulta si intreccia con la drammatica vicenda politica e geopolitica dell’Iran, che consente di ripercorrere. Terra di cultura antichissima, dopo la Seconda guerra mondiale l’Iran è un Paese strategico sia per la sua posizione geografica negli equilibri della Guerra fredda sia per l’abbondanza di petrolio.
Dopo che l’intervento della CIA aveva rovesciato il risultato delle prime elezioni democratiche nel 1953 al fine di imporre un regime filo-americano, e aveva avviato un processo di rapida modernizzazione del Paese in senso occidentale, l’ingerenza straniera e l’accelerata introduzione di valori differenti da quelli tradizionali, produrranno venticinque anni dopo una reazione di autodifesa, dove i chierici islamici, facendo leva sulla dimensione identitaria della religione, porteranno al rovesciamento del regime nel 1979 e all’istituzione della Repubblica islamica, con pesanti riduzioni delle libertà civili.
Sorpresi dalla perdita di controllo dello Stato, gli Stati Uniti sosterranno l’invasione militare dell’Iran da parte del regime baathista in Iraq che porterà a una guerra devastante (1980-88) per entrambi i Paesi che si concluderà senza vincitori, alla vigilia della fine dell’ordine geopolitico bipolare. La rivoluzione guidata dall’Ayatollah Khomeini rappresenta infatti il momento di transizione dalla Guerra fredda alla successiva radicalizzazione in senso religioso che attraverserà il mondo islamico negli anni Novanta, dando vita a un fondamentalismo e a un terrorismo islamista dalle implicazioni globali, che a sua volta porterà gli Stati Uniti di G. W. Bush a dichiarare la “Guerra al terrore” dopo gli attentati di matrice islamista dell’11 settembre 2001, scatenando un’ondata di islamofobia in Occidente.
Persepolis ha ricevuto il premio della giuria al Festival di Cannes 2007 ed è stato premiato anche dai festival cinematografici di Londra, Manila, San Paolo e Vancouver.
Sorpresi dalla perdita di controllo dello Stato, gli Stati Uniti sosterranno l’invasione militare dell’Iran da parte del regime baathista in Iraq che porterà a una guerra devastante (1980-88) per entrambi i Paesi che si concluderà senza vincitori, alla vigilia della fine dell’ordine geopolitico bipolare. La rivoluzione guidata dall’Ayatollah Khomeini rappresenta infatti il momento di transizione dalla Guerra fredda alla successiva radicalizzazione in senso religioso che attraverserà il mondo islamico negli anni Novanta, dando vita a un fondamentalismo e a un terrorismo islamista dalle implicazioni globali, che a sua volta porterà gli Stati Uniti di G. W. Bush a dichiarare la “Guerra al terrore” dopo gli attentati di matrice islamista dell’11 settembre 2001, scatenando un’ondata di islamofobia in Occidente.
Persepolis ha ricevuto il premio della giuria al Festival di Cannes 2007 ed è stato premiato anche dai festival cinematografici di Londra, Manila, San Paolo e Vancouver.
Il ciclo “Le radici del presente” è organizzato dal Centro Linguistico dell’Università degli Studi del Molise, con il patrocinio del Comune di Campobasso.
La proiezione in lingua originale, con i sottotitoli, avrà luogo alle ore 19.30 nella Sala Alphaville in via Muricchio 1. L’accesso è libero fino a esaurimento posti.
Appuntamento dunque, giovedì 25 maggio 2023 con Persepolis, che chiude il ciclo di incontri “Le radici del presente”, ideato da Luca Muscarà docente di geopolitica con il CLA – Centro Linguistico di Ateneo.