L’Università degli Studi del Molise parte attiva dell’iniziativa assieme alle Università di Abruzzo e Marche e ai principali enti pubblici di ricerca: la presentazione del Consorzio in occasione della Giornata internazionale per la riduzione del rischio di disastri presso il Rettorato dell’Università dell’Aquila, dove a rappresentare UniMol era presente il professor Giovanni Fabbrocino, componente anche del comitato direttivo del Consorzio. Supercomputer, machine learning e intelligenza artificiali per rafforzare misure di prevenzione e mitigazione delle catastrofi naturali o di origine antropica, dai terremoti alle eruzioni vulcaniche, dalle alluvioni alla caduta di asteroidi o alle pandemie. Base di partenza proprio le esperienze vissute e sofferte nei tre territori regionali oggi insieme nel Consorzio Hpc4dr. “L’High-Performance Computing for Disaster Resilience si propone infatti di mettere a disposizione della comunità internazionale il patrimonio di esperienze e competenze accumulato nei sistemi territoriali di Abruzzo, Marche e Molise, per quanto riguarda la resilienza ai disastri naturali e antropogenici”.
Essere tra le Istituzioni partner, oltre che svolgere e prestare un ruolo attivo all’interno del Consorzio HPC4DR, rappresenta, certamente, un significativa attestazione scientifica e un’occasione davvero importante che dà forza e conferma la scelta strategica e prospettica di UniMol di puntare su una formazione legata alle costruzioni con tre assi fondamentali: futuro, sostenibilità e sicurezza. Da qui il nuovo corso di laurea triennale di quest’anno accademico del Dipartimento di Bioscienze e Territorio in Ingegneria per la sostenibilità e la sicurezza delle costruzioni.
Il Consorzio riunisce i principali enti pubblici di ricerca (CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e otto università delle regioni Abruzzo, Marche e Molise (Gran Sasso Science Institute, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Macerata, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Università Politecnica delle Marche).
L’idea del Consorzio nasce su spinta dell’iniziativa Euro HPC in cui l’Italia si è da subito impegnata partecipando al bando di finanziamento di uno dei primi computer precursori dei sistemi exascale, sistemi in grado di eseguire più di un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, come il supercomputer Leonardo ospitato oggi a Bologna.
HPC4DR prende forma come uno dei centri di competenza tematici pensati attorno all’esistenza del supercomputer Leonardo. Centri di competenza con ambizione nazionale ma radicati territorialmente, per tematiche, competenze e significato, in determinate regioni.
Tra gli obiettivi del Consorzio c’è quello di rendere dati e risultati della ricerca scientifica disponibili in breve tempo e a tutti i livelli: dalle istituzioni politiche alla comunità scientifica e ai sistemi di protezione civile. Ciò sarà possibile grazie all’infrastruttura di calcolo Hpc che, con 800 processori provenienti dal sistema Galileo del CINECA, uno dei maggiori centri di calcolo in Italia, tra i più importanti e potenti supercomputer a livello mondiale, fornisce una capacità di calcolo notevole utile per tutto il Paese.
Due i ruoli essenziali che riveste il Consorzio HPC4DR: un ruolo nazionale quale punto di contatto con il Centro Nazionale ICSC e catalizzatore di ulteriori future collaborazioni; l’altro, un ruolo territoriale per agire nei sistemi regionali per incentivare.
L’idea del Consorzio nasce su spinta dell’iniziativa Euro HPC in cui l’Italia si è da subito impegnata partecipando al bando di finanziamento di uno dei primi computer precursori dei sistemi exascale, sistemi in grado di eseguire più di un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, come il supercomputer Leonardo ospitato oggi a Bologna.
HPC4DR prende forma come uno dei centri di competenza tematici pensati attorno all’esistenza del supercomputer Leonardo. Centri di competenza con ambizione nazionale ma radicati territorialmente, per tematiche, competenze e significato, in determinate regioni.
Tra gli obiettivi del Consorzio c’è quello di rendere dati e risultati della ricerca scientifica disponibili in breve tempo e a tutti i livelli: dalle istituzioni politiche alla comunità scientifica e ai sistemi di protezione civile. Ciò sarà possibile grazie all’infrastruttura di calcolo Hpc che, con 800 processori provenienti dal sistema Galileo del CINECA, uno dei maggiori centri di calcolo in Italia, tra i più importanti e potenti supercomputer a livello mondiale, fornisce una capacità di calcolo notevole utile per tutto il Paese.
Due i ruoli essenziali che riveste il Consorzio HPC4DR: un ruolo nazionale quale punto di contatto con il Centro Nazionale ICSC e catalizzatore di ulteriori future collaborazioni; l’altro, un ruolo territoriale per agire nei sistemi regionali per incentivare.