RICERCA E FORMAZIONE
Seminari
Il Centro Linguistico di Ateneo organizza un ciclo di appuntamenti di formazione indirizzati a docenti, studenti e chiunque sia interessato ai temi trattati.
Gli incontri si terranno presso il Centro Linguistico di Ateneo (II edificio Polifunzionale, Via De Sanctis), ove non diversamente indicato, e sarà possibile seguirli anche online (il link verrà inviato a chi ne farà richiesta all’iscrizione). La registrazione dei seminari sarà pubblicata sul canale YouTube del CLA.
Alla fine di ciascun seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Per iscriversi a ciascun evento inviare una mail a: cla@unimol.it
Se sei uno studente del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione puoi inserire i nostri seminari nel piano di studi e ottenere il riconoscimento di 3 CFU.
Riconoscimento 3 CFU - Seminari del CLA
Come funziona?
Se sei uno studente del Corso di Laurea in Letteratura e Storia dell’Arte, in Lettere e Beni Culturali, o in Scienze della Comunicazione puoi seguire i nostri seminari, sostenere il test finale al Centro Linguistico, e, se lo supererai, chiedere il riconoscimento di 3 CFU sul tuo piano di studio.
Come verranno riconosciuti i crediti sul mio piano di studi?
Se sei uno studente del CdL in Letteratura e Storia dell’Arte, dovrai seguire almeno 16 delle 32 ore di seminari che offriamo e, al termine del ciclo di seminari, potrai sostenere il test finale con domande a scelta multipla e vederti riconosciuti 3 CFU come crediti liberi.
Se sei uno studente del CdL in Lettere e Beni Culturali, dovrai seguire almeno 18 delle 32 ore di seminari che offriamo e, al termine del ciclo di seminari, potrai sostenere il test finale con domande a scelta multipla e vederti riconosciuti 3 CFU come Seminari e laboratori del III anno.
Se sei uno studente del CdL in Scienze della Formazione Primaria, dovrai seguire almeno 16 delle 32 ore di seminari che offriamo e, al termine del ciclo di seminari, potrai sostenere il test finale con domande a scelta multipla e vederti riconosciuti 3 CFU come crediti liberi.
Se sei uno studente del CdL in Scienze della Comunicazione, dovrai seguire almeno 16 delle 32 ore di seminari che offriamo e, al termine del ciclo di seminari, potrai sostenere il test finale con domande a scelta multipla e vederti riconosciuti 3 CFU come crediti liberi.
Come posso partecipare?
- Invia una email a cla@unimol.it richiedendo l’iscrizione al Ciclo di seminari indicando il tuo nome, cognome, numero di matricola e il Corso di Laurea.
- Segui i nostri seminari durante l’anno accademico. Puoi trovare la lista dei seminari qui (assicurati di seguire almeno 16 o 18 ore delle 32 ore di seminari che offriamo quest’anno).
- Sostieni il test a risposta multipla alla fine del ciclo di seminari.
- Se supererai il test, comunicheremo alla segreteria studenti e a quella del Dipartimento i tuoi dati per il riconoscimento dei 3 CFU.
IL PROSSIMO SEMINARIO
giovedì
20 aprile 2023
15:00 – 17:00
Aula Q, secondo edificio polifunzionale
Insegnare a fare cose con le parole. Il dialogo tra ricerca e pratica didattica
Nonostante nell’ultimo decennio il tema dell’insegnamento e della valutazione delle competenze pragmatiche abbia vivacemente stimolato l’interesse della ricerca, risultano ancora scarsi, in particolare per l’italiano L1 e L2, gli studi dedicati alla fascia d’età della scuola primaria. L’insegnante che desidera sviluppare nella classe multilingue o nel laboratorio di italiano L2 percorsi mirati a imparare a “fare cose con le parole” nell’interazione orale si trova dunque di fronte al difficile compito di dover sviluppare strumenti per la valutazione formativa e percorsi didattici senza poter far riferimento a materiali esistenti. Nel tentativo di affrontare questa questione e favorire la necessaria interazione tra ricerca e pratica didattica è stato realizzato il progetto pluriennale di ricerca, formazione e sperimentazione educativa “Oggi facciamo pragmatica”. La relazione illustra in dettaglio il progetto, l’approccio didattico, gli strumenti e i materiali messi a punto, oltre che i risultati ottenuti nei primi studi sperimentali.
Stefania Ferrari
Professore Associato in Didattica delle Lingue Moderne presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l’acquisizione dell’italiano L2 in contesto migratorio, la pragmatica interlinguistica, la didattica per task, la valutazione degli apprendimenti linguistici e la didattica della scrittura.
I SEMINARI 2022-2023
La letteratura degli anni Novanta fra scrittura identitaria e cannibalismo letterario
Seminario del 14 novembre
La letteratura degli anni Novanta fra scrittura identitaria e cannibalismo letterario
L’intervento intende illustrare alcune caratteristiche proprie della narrativa generazionale degli anni Novanta del Novecento. Si va dal canto del cigno della letteratura identitaria, che aveva mosso i suoi primi passi nei tardi anni Settanta, fino all’esordio effimero della letteratura in salsa pulp, con la pubblicazione della raccolta di racconti Gioventù cannibale. In un decennio, quello che separa il Novecento dal nuovo millennio (L’ultimo capodanno dell’umanità è il titolo di un racconto di Niccolò Ammaniti), la narrativa generazionale cambia veste più volte, anche dal punto di vista linguistico. Se gli ultimi alfieri del romanzo identitario, Silvia Ballestra e Giuseppe Culicchia, riprendono il «sound del parlato», già proposto dall’ideale maestro di entrambi ‒ Pier Vittorio Tondelli ‒, Enrico Brizzi ripercorre lo stesso itinerario stilistico, rifacendosi però ancora maggiormente a Boccalone, di Enrico Palandri. La narrativa degli autori “cannibali”, tra i quali il giovane Ammaniti, invece, al culmine del postmoderno letterario, spesso attenuando l’energia della «letteratura emotiva» e ritornando a modelli formali maggiormente tradizionali, alleggerisce non soltanto il ricorso a uno stile volto alla mimesi del parlato, ma anche il citazionismo di marchi, loghi, personaggi del mondo dello spettacolo. Semmai, i linguaggi televisivi, cinematografici, musicali e pop in genere entrano di fatto nell’ambito letterario, che li fa definitivamente propri, trasformandoli e venendone trasformato, adottandone gli stilemi anche per contrastarne, in alcuni casi, l’onnipresenza non più soltanto omologante, ma allucinata e ipnotica.
Alberto Carli insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi del Molise. I suoi principali interessi vertono sull’intersezione letteratura e scienza, in particolare storia della medicina e dell’antropologia, sulla letteratura distopica di anticipazione, sulla narrativa generazionale e identitaria. Si è occupato anche di uso e riuso letterario della cultura immateriale tradizionale, con riferimento particolare a Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino. Curatore scientifico della Collezione Anatomica Paolo Gorini (Ospedale Vecchio, ASST, Lodi), oltre a numerosi saggi in rivista, ha pubblicato, tra gli altri, Anatomie scapigliate. L’estetica della morte fra letteratura, arte e scienza (Interlinea, 2004), L’ispettore di Mineo. Luigi Capuana fra letteratura per l’infanzia, scuola e università (Limina Mentis, 2011), L’occhio e la voce. Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino tra letteratura e antropologia (2018).