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Si tratta di un programma nazionale di ricerca dedicato ai temi delle comunità energetiche come beni comuni. Ed ecco declinato anche il titolo, appunto, Energy Commons. Il suo principale obiettivo è analizzare criticamente la relazione tra energie rinnovabili e comunità locali, in ottica di processi partecipativi, gestione delle risorse, impatto e ricadute socio-economiche.
Dell’unità di Ricerca UniMol fanno parte i proff. Letizia Bindi, (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione), Angelo Belliggiano (Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti) e Lorenza Paoloni e Francesco Paolo Traisci (Dipartimento Giuridico).
Partito lo scorso dicembre con un kick-off meeting all’Università di Teramo, venerdì 1° marzo un ulteriore step con il workshop all’Università degli Studi del Molise, dall ore 9.00, nella Sala “E. Fermi”della Biblioteca di Ateneo, in viale Manzoni a Campobasso.
Un incontro dove stakeholders locali e nazionali impegnati sul tema e le diverse unità di ricerca dei singoli atenei coinvolti, si confronteranno tra esperienze e casi di studio anche in ottica di transizione energetica.
Per quanto concerne l’unità di ricerca UniMol i casi di studio che saranno oggetto di specifico approfondimento etnografico saranno:
1. Il processo di costituzione della comunità energetica dell’Alto Molise;
2. Le aspirazioni di realizzazione di una CER nell’area del Fortore su cui a breve si avvierà anche una borsa di dottorato comunale;
3. Il dibattito attivatosi recentemente in merito all’ampliamento della centrale idroelettrica di Pizzone II nell’area di Castel San Vincenzo e del Parco Nazionale Lazio Abruzzo Molise;
4. La diffusione di impianti di energia da fotovoltaico ed eolico nell’area del Basso Molise e i movimenti critici verso una gestione estrattiva dei suoli e del paesaggio.
2. Le aspirazioni di realizzazione di una CER nell’area del Fortore su cui a breve si avvierà anche una borsa di dottorato comunale;
3. Il dibattito attivatosi recentemente in merito all’ampliamento della centrale idroelettrica di Pizzone II nell’area di Castel San Vincenzo e del Parco Nazionale Lazio Abruzzo Molise;
4. La diffusione di impianti di energia da fotovoltaico ed eolico nell’area del Basso Molise e i movimenti critici verso una gestione estrattiva dei suoli e del paesaggio.