Doppio appuntamento quello che caratterizza l’avvio del ciclo di seminari di Linguistica italiana organizzato nell’àmbito del Corso di laurea magistrale e ciclo unico di Scienze della formazione primaria.
Il 10 e il 30 marzo, due relatori d’eccezione approfondiranno aspetti riguardanti la linguistica e la didattica dell’italiano. In particolare, si parlerà in chiave interdisciplinare del funzionamento del cervello linguistico e della didattica della lingua della Commedia dantesca.
I seminari, organizzati da Antonio Montinaro, professore associato di Linguistica italiana, rientrano nelle attività dell’insegnamento di Linguistica italiana e didattica dell’italiano del corso di laurea in Scienze della formazione primaria e sono aperti anche alle studentesse e agli studenti di altri corsi di laurea, a dottorande/i, e a tutte/i le/gli interessate/i.
Questo è il programma degli incontri ospitati nell’Aula magna del Dipartimento Giuridico “Vincenzo Cuoco”, I Edificio Polifunzionale, Viale Manzoni, Campobasso
(1) Mirko Grimaldi (Università del Salento), Il cervello linguistico, giovedì 10 marzo 2022, ore 10.00-12.00.
(2) Luca Bellone (Università degli Studi di Torino), Spunti per la didattica della “Commedia”: la lingua di Dante e la musica rap, mercoledì 30 marzo 2022, ore 10.00-12.00.
Come è possibile che delle scariche elettriche prodotte da un grumo di neuroni all’interno della scatola cranica generino comportamenti complessi come il linguaggio umano? Come fa un bambino a padroneggiare la grammatica della propria lingua nell’arco dei primi tre anni di vita senza ricevere nessuna istruzione esplicita?
Una delle sfide più grandi del XXI secolo è capire quali sono i processi neuronali alla base dell’apprendimento e del controllo del linguaggio. Vincere questa sfida vorrà dire gettare nuova luce su un antico problema – ovvero il rapporto mente-cervello – e poter tradurre in termini neurali le teorie linguistiche.
Questo l’approccio divulgativo del primo seminario Il cervello linguistico, con Mirko Grimaldi (Università del Salento), che intende rappresentare anche l’occasione per intraprendere un viaggio all’interno del cervello linguistico e discutere dei principali ostacoli che questo percorso di ricerca pone agli studiosi.
