Dare impulso alle iniziative contro il caporalato previste prevalentemente a livello locale, intensificare ogni possibile azione di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, perseguire e proseguire in un’ottica di collaborazione tra le istituzioni, descrivono alcuni dei punti salienti del Progetto “Attenzione…al lavoro” approvato dal Ministero dell’Interno. La formazione e l’aggiornamento professionale ne rappresentano un ulteriore e altrettanto fondamentale tassello.
Ed è proprio in tale contesto che si muovono insieme l’Università degli Studi del Molise e la Prefettura di Campobasso. Infatti nell’ambito del progetto “Attenzione…al lavoro” – Programma Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico 2. Integrazione I Migrazione legale – CUP F33D21001020006, di cui è Responsabile scientifico la prof.ssa Luisa Corazza – Ordinario di Diritto del Lavoro presso il Dipartimento di Economia di UniMol, con soggetto capofila la Prefettura di Campobasso, si inserisce il Corso di aggiornamento professionale dal titolo “Immigrazione e contrasto allo sfruttamento lavorativo”.
Il percorso formativo è orientato a fornire, anche attraverso il concorso di esperti del settore, maggiori conoscenze e competenze tecnico-operative nella lotta al caporalato e allo sfruttamento del lavoro.
Il Corso – che avrà inizio mercoledì 19 gennaio alle ore 15.00 – è rivolto a un gruppo di operatori e stakeholder territoriali (n. 53 referenti, tra pubblici e privati) per i quali è stato predisposto un percorso di aggiornamento professionale di complessive 100 ore (che prenderanno avvio, da remoto fino al 15 febbraio).
Le lezioni si svolgeranno nelle giornate del mercoledì e del giovedì (ore 15-18) fino al 18 maggio e saranno distribuite in 5 Moduli didattici. In particolare: il primo Modulo è volto a fornire elementi in materia di “Lavoro, welfare e diritti di cittadinanza degli stranieri in Italia”; il secondo Modulo darà spazio alla “Comprensione dei fenomeni migratori e società multiculturali”; il terzo Modulo offrirà importanti aggiornamenti sugli “Strumenti repressivi per la lotta allo sfruttamento del lavoro e al caporalato”; il quarto Modulo aprirà importanti riflessioni sugli “Strumenti preventivi di lotta allo sfruttamento del lavoro e al caporalato”.
Il percorso formativo è orientato a fornire, anche attraverso il concorso di esperti del settore, maggiori conoscenze e competenze tecnico-operative nella lotta al caporalato e allo sfruttamento del lavoro.
Il Corso – che avrà inizio mercoledì 19 gennaio alle ore 15.00 – è rivolto a un gruppo di operatori e stakeholder territoriali (n. 53 referenti, tra pubblici e privati) per i quali è stato predisposto un percorso di aggiornamento professionale di complessive 100 ore (che prenderanno avvio, da remoto fino al 15 febbraio).
Le lezioni si svolgeranno nelle giornate del mercoledì e del giovedì (ore 15-18) fino al 18 maggio e saranno distribuite in 5 Moduli didattici. In particolare: il primo Modulo è volto a fornire elementi in materia di “Lavoro, welfare e diritti di cittadinanza degli stranieri in Italia”; il secondo Modulo darà spazio alla “Comprensione dei fenomeni migratori e società multiculturali”; il terzo Modulo offrirà importanti aggiornamenti sugli “Strumenti repressivi per la lotta allo sfruttamento del lavoro e al caporalato”; il quarto Modulo aprirà importanti riflessioni sugli “Strumenti preventivi di lotta allo sfruttamento del lavoro e al caporalato”.
In ultimo, il quinto Modulo fungerà da raccordo tra diritto e prassi, attraverso la narrazione e il racconto di attivisti e protagonisti impegnati in prima persona nella lotta allo sfruttamento lavorativo.