Mentre il ritiro americano e la riconquista dei talebani hanno riacceso i riflettori sulla crisi dell’Afghanistan, l’Università del Molise e il Progetto MeCI portano in città Gholam Najafi, giovane scrittore afghano-veneziano, rientrato dall’Afghanistan, dove ha assistito alla presa del suo villaggio da parte dei talebani per la seconda volta lo scorso luglio.
Gholam nasce nella provincia afghana del Malistan nel 1990, figlio di un contadino e pastore, con il quale lavora fin da bambino. All’età di dieci anni assiste all’uccisione di suo padre ad opera dei talebani e temendo di subire la stessa sorte decide di fuggire insieme al fratellino.
Inizia così un lungo viaggio durato sei anni in cui percorre oltre 6ooo km dal Pakistan all’Iran, quindi in Turchia, in Grecia giungendo infine a Venezia a bordo di una nave nascosto sotto al rimorchio di un camion. Essendo minorenne viene affidato a una famiglia di Murano, che ha un figlio coetaneo, e che lo aiuta ad apprendere l’italiano e a frequentare le scuole. Dopo la maturità si iscrive all’Università Ca’ Foscari, dove si specializza in “Lingua, economia e istituzioni dell’Asia e dell’Africa mediterranea”. Si avvicina alla letteratura grazie alla sua insegnante di lettere e scrive tre libri in italiano sulla sua esperienza e li pubblica con La Meridiana. Ne Il mio Afghanistan (2016) ricostruisce il suo lungo itinerario dalla terra natìa fino a Venezia; con Il tappeto afghano
(2019) mette a fuoco la condizione della donna afghana e infine Tra due famiglie (2021) confronta la propria esperienza tra i due mondi.
Attualmente collabora con il progetto HERA nel contesto della migrazione, presso l’Università di Padova. La presentazione sarà accompagnata dalle musiche persiane di Fuad Ahmadvand che con la sua cetra a tavola percossa santur ci porta nelle atmosfere di quelle terre.
L’evento, patrocinato dal Comune di Campobasso, (sarà presente il sindaco per i saluti istituzionali) avrà luogo giovedì 23 settembre alle ore 21 in Piazzetta Palombo (e in caso di maltempo al Circolo Sannitico). L’evento è aperto alla cittadinanza.