UniMol sempre più in veste internazionale. Da progetto IUCLAND che vede l’Università del Molise capofila italiana di un gruppo di università e centri di ricerca provenienti da due continenti, in un programma internazionale Euroasiatico di alta formazione con undici partner, due europei: Università di Nitra e di Zagabria Slovacchia e Croazia; 3 Università cinesi, due del Kazakistan e due del Kyrgyzstan
Il progetto nasce dalla prioritaria idea di migliorare e rafforzare l’efficacia delle politiche di protezione del territorio, con particolare attenzione all’impatto generato dalle attività agricole, offrendo anche spunti e occasioni di discussione, analisi e scambio di esperienze. Duplice il punto di partenza per raggiungere tali finalità: la formazione universitaria e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni.
A valle delle tre summer schools internazionali sulla “land degradation” che si sono appena concluse ed alle quali hanno partecipato docenti e studenti di UniMol e di tutte le istituzioni coinvolte nel progetto, si è tenuto un meeting a Zagabria nella prima decade di luglio.
Lo scopo del meeting, oltre alla corretta gestione tecnica ed amministrativa del progetto, è stato quello di mettere in atto un piano di capitalizzazione dei risultati del progetto al fine proseguire la collaborazione anche dopo la fine del progetto.
Dall’Euro-Asia alla Tanzania, sempre nel mese di luglio, con il primo workshop internazionale per lo sviluppo di capacità di implementazione del triangolo della conoscenza organizzato presso l’Institute of Tourism della State University of Zanzibar, nella città di Stone Town.
L’evento, organizzato nell’ambito del progetto African Higher Education Leadership in Advancing Inclusive Innovation for Development (AHEAD), del quale UNIMOL è partner coordinato dal prof. Arturo Alvino del Dipartimento Ambiente, Agricoltura ed Alimenti, rappresenta la seconda tappa del meeting organizzato all’Università del Molise lo scorso mese di febbraio, e che vede la partecipazione di partners provenienti da paesi diversi in Europa e Africa.
Obiettivo generale del progetto è migliorare le capacità di gestione, governance, insegnamento, ricerca e valutazione delle università dei paesi partner al fine di rafforzare i processi di implementazione del triangolo della conoscenza, integrando meglio le funzioni di ricerca, istruzione e trasferimento tecnologico a sostegno dell’innovazione per lo sviluppo sostenibile e la crescita inclusiva.
Ed ancora a luglio la visita a carattere scientifico-istituzionale del prof. Bo Ekstrand, emerito della Chalmers’ University of Technology di Gotenbourg, Svezia.
L’Università del Molise ha infatti avuto il piacere di ospitare Il prof. Ekstrand, esperto di brain foods, ovvero dell’influenza sul cervello delle componenti bioattive del cibo, che ha incontrato diversi docenti dell’Ateneo molisano in un simposio partecipato e concepito nell’alveo di prospettare insieme e reciprocamente, tutte le varie forme di reazioni, collaborazione e di interscambio tra le due università sia in tema di ricerca sia in tema di didattica.