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Negli ultimi cinque anni l’insegnamento di Archeologia Cristiana e Medievale dell’Università del Molise, nell’ambito del Progetto Prope castello Planisi – voluto e sostenuto dall’Amministrazione comunale di Sant’Elia a Pianisi – ha condotto ricerche, studi e scavi ed indagini archeologiche nell’agro santeliano, con l’obiettivo di ricostruire e ritracciare le dinamiche insediative di età medievale in questo particolare comparto territoriale.
Nel 2013, d’intesa con la Soprintendenza Archeologica del Molise, furono effettuate le preliminari attività di ricognizione di superficie e rilievo tutte dirette dal prof. Carlo Ebanista docente di Archeologia Cristiana al Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione di UniMol.
Ad oggi le indagini – a cui hanno preso parte, da protagonisti principali, anche gli Studenti dei corsi di UniMol sia della laurea triennale in Lettere e Beni culturali e sia della magistrale in Lettere e Storia dell’Arte – per lo più concentrate sull’altura di Pianisi, hanno portato alla luce diverse testimonianze e resti di abitato, con ampi tratti dei muri di sostruzione del terrazzamento superiore del villaggio fortificato, la grande torre, che sovrastava l’abitato dominando l’area circostante, e la chiesa di S. Maria ad Nives con il campanile.
La campagna di scavo, che ha caratterizzato il 2018 e che volge al termine, anche quest’anno ha fatto emergere importanti testimonianze dell’insediamento abbandonato. In particolare le indagini hanno interessato la navata di sinistra della chiesa di Santa Maria ad Nives, di cui è stato rinvenuto l’accesso.​
In tale ambito, mercoledì 25 luglio, alle ore 21.30, a Sant’Elia a Pianisi, in piazza Fontana della Pace è previsto l’incontro con il Direttore dello scavo, prof. Carlo Ebanista, insieme alla sua équipe; giovedì 26, alle ore 15.00, da Piazza Municipio, il raduno per la visita guidata al sito archeologico.

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