Il 27 ottobre a Palazzo Madama si è svolto il seminario conclusivo del gruppo di lavoro della CALRE dove è stato messo in evidenza lo sfruttamento della criminalità organizzata. I lavori sono stati coordinari da Vincenzo Cotugno Presidente del Consiglio regionale del Molise.
All’incontro hanno partecpato la Prof.ssa Stefania Giova Delegato del Rettore al personale e alle risorse umane, il Prof. Michele Della Morte Direttore del Dipartimento Giuridico in qualità di relatori e il dott. Valerio Rotondo.
Relativamente al 2013, ultimo anno per cui sono disponibili i dati European Migration Network, nei Paesi dell’Unione Europea i minori stranieri non accompagnati si concentrano prevalentemente in Italia (il 67%) e con numeri inferiori in Spagna e Belgio. Solo in altri 8 Paesi europei si registra la presenza di tale tipologia di minori, con numeri ridottissimi. Quest’anno in Italia finora sono arrivati via mare 153.450 migranti, il 10% in più rispetto allo scorso anno. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha censito al 31 agosto 2016 la presenza di oltre 16.800 minori stranieri non accompagnati giunti via mare, il 30% in più dello scorso anno, 11.583 nella fascia di età 16-17 anni, il 94% dei quali maschi. I minori stranieri non accompagnati che approdano in Italia provengono prevalentemente da Egitto (19,2%), Gambia (12,3%), Albania (9,6%) ed Eritrea (7,8%). La regione italiana che ne accoglie di più è la Sicilia (41,4%), seguita dalla Calabria (7,9%), Emilia Romagna (6,2%) e Lombardia (6,1%). Le strutture di accoglienza italiane sono 1.050, di queste 268 in Sicilia e 111 in Lombardia. I minori irreperibili sono 5.315, prevalentemente egiziani, somali ed eritrei.
Già lo scorso luglio il gruppo di lavoro si è riunito nel Parlamento europeo, dove è emersa la necessità di prevedere la creazione di un organismo centrale capace di monitorare costantemente il processo migratorio e la riforma del sistema europeo di asilo, con l’obiettivo di snellire le procedure e migliorare le condizioni di accoglienza per tutti i richiedenti, in particolare per i minori stranieri non accompagnati, a cui vanno assicurati anche strumenti per le indagini familiari.
Gli incontri sono nati con l’idea di elaborare delle proposte da sottoporre al vaglio dei Paesi membri su tematiche di estrema delicatezza quali quelle riguardanti il processo migratorio, la sua gestione e soprattutto, in tali condizioni, le estreme problematiche dei minori, evidenziando il ruolo fondamentale delle Regioni, dei Comuni nelle attività di accoglienza, assistenza e di sostegno sociale, senza tralasciare le Istituzioni scolastiche ed i Centri di accoglienza.