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Mercoledì 27 maggio, alle 16,30 in Aula Adriatico presso la sede di Termoli dell’Università degli studi del Molise, si terrà un interessante evento aperto al pubblico, volto ad approfondire, con un relatore d’eccezione, il tema scottante del debito pubblico e di come incida sulla qualità della vita del nostro presente e sull’immediato futuro dei nostri giovani. Se ne parlerà con il dott. Antonio De Lellis, curatore del libro “La vita prima del debito”.
Stralcio della presentazione:
La guerra del debito, la pace del Giubileo
Perché crediamo sia indifferibile mettere a tema il Debito? Perché ci troviamo in un mondo di debiti.
L’economia mondiale non è mai stata così indebitata. La spia rossa lampeggia già da tempo sul cruscotto di autorità monetarie ed economisti. Nel mondo l’indebitamento è infatti arrivato a sfiorare nuovi record (in percentuale del prodotto interno lordo, il valore è vicino a quello del 1929). Le probabilità che prima o poi si verifichino episodi di default non è irrisoria. In Italia un rapporto debito pubblico /Pil oltre il 132%, interessi passivi più elevati dei partner europei – il 4,7% del Pil nel 2014 – politiche di stretta fiscale che producono da 20 anni un avanzo primario della spesa statale, cioè al netto degli interessi. Un avanzo che finisce sempre ai creditori: banche, le famiglie italiane più ricche e (per circa un terzo) gli investitori stranieri.
Il debito pubblico è la matrice o il centro della ragnatela che cattura le prede ovvero i popoli, attraverso una costante sottrazione di territorio, diritti, lavoro.
Ogni raggio della ragnatela rappresenta un’espressione o una luce del problema specifico rispetto al quale i movimenti e comitati si impegnano in azione di contrasto.
Se però ignoriamo il centro della ragnatela, per quanto ci vada bene, riusciremo a liberarci solo del raggio e consentiremo il permanere del centro della ragnatela.
Se il nostro agire resta sul singolo raggio, ma mira a non perdere di vista il centro, allora la nostra azione sarà di contrasto rispetto all’intero sistema predatorio, così come l’acqua rappresentò il centro di molte lotte contro il sistema neoliberista, allo stesso modo il debito dovrebbe rappresentare il centro o il punto da cui fare leva tutti insieme contro la più perfida delle oppressioni.