Dopo le tre serate sulla Guerra fredda, Il fondamentalista riluttante è in programma giovedì 11 maggio, prima delle due proiezioni in lingua originale dedicate alla Guerra al Terrore del ciclo di incontri “Le radici del presente”, ideato da Luca Muscarà docente di geopolitica con il CLA – Centro Linguistico di Ateneo, per riflettere storicamente sulla politica estera degli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale.
Il Thriller politico drammatico del 2012 diretto da Mira Nair con Riz Ahmed e Kate Hudson, tratto dal romanzo di Mohsin Hamid, si svolge tra Pakistan e Stati Uniti prima e dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Protagonista è Changez, un giovane pakistano che insegue il “sogno americano” e, dopo la laurea a Princeton, intraprende una carriera di successo in un’importante firm di consulenza internazionale a Wall Street.
Nonostante gli eccellenti risultati professionali e una love story con la figlia del suo boss, dopo gli attentati dell’11 settembre, un’ondata di islamofobia lo travolge a un crescendo di discriminazioni fino a trasformare il sogno americano in un vero e proprio incubo. Decide così di lasciare gli Stati Uniti e ritornare a Lahore, dove, divenuto docente universitario, assume una posizione critica sulle intrusioni statunitensi in Pakistan, al punto da attrarre l’attenzione sia delle autorità, sia dei terroristi islamisti, che cercano di reclutarlo.
Tutta la vicenda, che solleva i temi dell’identità, della xenofobia e dei fondamentalismi (non solo islamisti), è narrata come un flash back: un giornalista americano, in realtà un agente della CIA che indaga sul rapimento di un altro docente (americano) in Pakistan, sospettando che Changez vi sia implicato, lo interroga a lungo, mentre il campus verrà occupato da una protesta studentesca che arriva a circondarli.
La Guerra al Terrore fu scatenata da George W. Bush all’indomani degli attentati che distrussero le Torri Gemelle a New York e un’intera ala del Pentagono, uccidendo tremila persone. I responsabili degli attentati furono subito identificati nell’organizzazione terroristica al-Qa’eda, e poco dopo gli Stati Uniti e i loro alleati invasero l’Afghanistan, in quella che resta la più lunga guerra della storia americana (2001-2021), nella quale il ruolo del vicino Pakistan si dimostrò essenziale.
Il ciclo “Le radici del presente”, organizzato dal Centro Linguistico dell’Università degli Studi del Molise, con il patrocinio del Comune di Campobasso. si concluderà il 25 maggio con il film animato “Persepolis” di Mariane Satrapi, presentato da Flavia Monceri, film che indaga le radici del fondamentalismo islamista, nella rivoluzione khomenista del 1979, attraverso gli occhi di una bambina iraniana.
Le proiezioni hanno luogo alle ore 19.30 alla sala Alphaville in via Muricchio 1 a Campobasso. L’accesso è libero fino a esaurimento posti.
Appuntamento dunque, giovedì 11 maggio 2023 con Il fondamentalista riluttante, diretto da Mira Nair, con Riz Ahmed e Kate Hudson.