È venuto a mancare a 74 anni uno degli studiosi più insigni della letteratura italiana, Giorgio Patrizi, Professore ordinario dell’Università degli Studi del Molise, presso la quale ha diretto il Dipartimento di Scienze Umane, Storiche e Sociali (oggi S.U.S. e F.).

Vincitore del Premio Flaiano nel 2015 col volume Gadda, edito dalla Salerno Editrice, nel tempo ha prodotto importanti studi critici dal Cinquecento al Novecento, con arguti attraversamenti dalla critica semiologica a quella testuale.  Barthes, La trattatistica nel Rinascimento, Verga, Guazzo, le metodologie critiche nel periodo della restaurazione, Pirandello, Pasolini, sono solo alcuni dei raffinati studi critici di Patrizi. È stato consigliere di amministrazione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) di Siracusa e socio fondatore delle fondazioni scientifiche «Cisva» e «Artes Renascentes». Dal 2019 dirigeva la rivista «Immagine e parola» per l’editore Serra di Pisa. Ha collaborato con molti quotidiani nazionali e a programmi di RadioRAI e RaiTV.

Giorgio Patrizi è stato un collega brillante ma sempre disponibile e mai superbo. Vicino agli studenti e ai suoi collaboratori. Un professore e un uomo che ha amato il Molise e il suo Ateneo, dove ha concluso la sua carriera accademica.