icons  Con la partecipazione dei Rettori dell’Università degli Studi del Molise, dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento, mercoledì 19 luglio, alle ore 11.00, nell’Aula Magna di Ateneo – Campus Universitario Vazzieri – Via Francesco De Sanctis, a Campobasso, i primi tre candidati alla corona di alloro, tutti in anticipo rispetto al previsto e normale percorso formativo, discuteranno le tesi di laurea magistrale su diversi argomenti sperimentali che vanno dalla Bioingegneria, ai Biomateriali e alla Bioinformatica.

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Tre Atenei, Unicas, Unimol e Unisannio, in tre regioni, con tre esperienze, insieme in un modello sperimentale di cooperazione integrata nella didattica e nella ricerca nel campo della biomedicina, tra i primi in Italia che arriva, dunque, a un traguardo importante e significativo, a coronamento di una scelta condivisa caratterizzatasi per una formula innovativa all’avanguardia nel nostro Paese, che ha esaltato le singole espressioni, le specifiche competenze e le peculiarità delle aree scientifiche caratterizzanti e proprie di ogni Ateneo.

È così che è nato il corso di laurea magistrale inter-ateneo in Ingegneria Biomedica nell’anno accademico 2021-2022. Un modello sperimentale di cooperazione con docenti, competenze, strutture didattiche, laboratori e centri di ricerca, condivisi e a disposizione degli studenti e delle studentesse in tutte e tre le sedi universitarie del Molise del Lazio e del Sannio, che elegge a risorse la diversità dei territori e delle storie delle singole Università.

“Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica – sottolinea Luca Brunese, Rettore dell’Università del Molise – rappresenta una nuova e importante opportunità per l’Ateneo molisano e per gli altri Atenei coinvolti nel progetto, ma soprattutto, per gli studenti dei nostri territori. Ingegneria biomedica costituisce, oggi e nel prossimo futuro, un percorso formativo che rende i futuri laureati attori e portatori d’innovazione, in grado di applicare gli strumenti dell’Ingegneria a servizio della Salute e del Benessere dell’uomo”.

“Il conseguimento della Laurea magistrale, nella prima sessione utile, degli studenti del corso interateneo in Ingegneria Biomedica – dichiara Marco Dell’Isola, Rettore dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale – rappresenta un evidente segno del successo di un progetto sinergico altamente innovativo dal punto di vista didattico. Il corso, integrando l’offerta didattica dei tre Atenei su tematiche all’avanguardia e dagli ampi risvolti professionali, evidenzia altresì le peculiarità e i punti di forza delle tre realtà accademiche. Un progetto ambizioso, che ha coinvolto con passione gli studenti e i docenti impegnati in questa esaltante mission comune”.

“Oggi si raccolgono i frutti – dichiara il Rettore dell’Università del Sannio Gerardo Canfora – non solo dell’impegno e della dedizione dei neolaureati, ma anche dello straordinario percorso di studi nato dalla collaborazione di più Atenei. Questa laurea è un esempio di interdisciplinarità e cooperazione tra istituzioni accademiche di eccellenza. L’Ingegneria biomedica è un campo di studio che richiede una sinergia tra competenze ingegneristiche e conoscenze biomediche e la formazione messa in campo ne è l’esempio tangibile”.

Appuntamento dunque, mercoledì 19 luglio, alle ore 11.00, nell’Aula Magna di Ateneo – Campus Universitario Vazzieri – Via Francesco De Sanctis, a Campobasso, con i tre candidati che per la prima volta discuteranno, davanti alla commissione di laurea, le proprie tesi magistrali di Ingegneria Biomedica.

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