Il progetto Life Nat.Sal.Mo è ormai giunto al 4° anno e gli importanti risultati ottenuti verranno presentati nel corso della visita di monitoraggio che vedrà la partecipazione della Commissione Europea nelle persone del project officer Sarunas Zableckis ed il monitor Noemi Spagnoletti che valuteranno lo stato di avanzamento e gli obiettivi raggiunti.
Coordinato dalla prof.ssa Nicolaia Iaffaldano del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti (DiAAA) dell’Università del Molise, il progetto – che coinvolge altri otto partner (Regione Molise, Comune di Oratino, Comune di Rocchetta a Volturno, Legambiente, Mediterranean Trout Research Group, Studio Giuliano e due Università Rumene) – si propone di garantire il recupero e la conservazione delle popolazioni autoctone di Trota Mediterranea (Salmo macrostigma) dei fiumi molisani (Biferno e Volturno).
Grazie all’impegno profuso da tutti i partner nel portare avanti le attività progettuali, che non si sono mai fermate nemmeno durante la pandemia, sono stati raggiunti risultati di grande valore tecnico-scientifico per le popolazioni autoctone di trota mediterranea del Molise e potenzialmente per altre specie ittiche a rischio in Europa.
Nell’ambito del progetto LIFE Nat.Sal.Mo è nata, infatti, la prima criobanca europea per il recupero genetico della trota mediterranea, anche attraverso un innovativo protocollo per il congelamento del seme messo a punto grazie al know how messo in campo dal DiAAA dell’Università del Molise. Nella criobanca ad oggi sono state stoccate più di 1500 dosi di seme provenienti da oltre 150 maschi nativi.
Sono sorte due strutture per l’incubazione delle uova e la manutenzione temporanea dei riproduttori selvatici installate a Rocchetta a Volturno (bacino Fiume Volturno) e a Oratino (bacino del Fiume Biferno). L’habitat di S. macrostigma è stato ricostruito recuperando i siti naturali di riproduzione (rimuovendo ogni rifiuto e immondizia) e aumentando la connettività fluviale.
Le uova provenienti da femmine selvatiche sono state fecondate con seme congelato e incubate presso gli incubatoi e mantenute lì fino allo stadio di uova embrionate e successivamente trasferite in nidi semi-naturali creati con pietre e ciottoli nei fiumi, emulando quello che la femmina fa in natura nei siti più idonei alla vita delle trote.
Alla fine di questa stagione attraverso le attività del progetto i fiumi molisani saranno ripopolati con circa 200mila uova della specie nativa questo dato è confermato dall’alto numero di trotelle giovani recentemente ritrovate nei due corsi d’acqua.
I risultati del progetto Nat.Sal.Mo sono stati raggiunti grazie anche al coinvolgimento delle comunità locali come le associazioni pescatori fondamentali affinché i risultati raggiunti durino nel tempo.