L’obiettivo del Life Nat Sal.Mo, progetto europeo iniziato circa tre anni fa – coordinato dalla prof.ssa Nicolaia Iaffaldano – è recuperare e conservare la trota mediterranea (Salmo cettii) a rischio di estinzione in Italia attraverso tecniche innovative di selezione e riproduzione della specie, il recupero degli habitat e la tutela della natura in due bacini idrografici molisani: il Biferno e il Volturno. Un obiettivo non facile viste le condizioni degli habitat e la massiccia presenza di trote alloctone o ibride.
Lo scorso gennaio con una due giorni all’UniMol, è stato relizzato l’ennesimo step con l’evento di networking internazionale che ha riunito nei laboratori e nelle aule del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti, oltre che lo staff partner di Life Nat.Sal.Mo, ricercatori e studiosi di altri due progetti europei: IDROlife e Life STREAMS.
Il primo si propone di migliorare lo stato di conservazione di specie ittiche e astacicole, mentre Life STREAMS ha come obiettivo principale il recupero e la conservazione delle popolazioni di trota nativa mediterranea, attualmente in 6 aree pilota del territorio italiano, per poi passare successivamente in altre 11 aree, delineando in tal modo una strategia globale per l’intera specie in grado di eliminare le principali fonti di introgressione e migliorare e salvaguardare status e habitat.
In questi ultimi giorni si è rafforzata poi l’attività di ripopolamento sul campo con la semina di 200mila uova, prossime alla schiusa, nei fiumi Volturno e Biferno, prodotte a partire da riproduttori selvatici e fecondate con seme stoccato nella prima criobanca di trota mediterranea in Europa presso il Dipartimento Agricoltura Ambiente e Alimenti di UniMol.
Dunque, in Molise, arriveranno nuovi esemplari di trote mediterranee, specie vulnerabile in Europa e a rischio d’estinzione in Italia, che grazie al progetto Life Nat.Sal.Mo ripopoleranno le acque fluviali interne e i bacini idrici molisani.
Fondamentale poi, nelle diverse fasi sperimentali del progetto, è stato il supporto e l’aiuto delle associazioni di pescatori locali che ne hanno abbracciato e condiviso gli obiettivi di salvaguardia e tutela della naturalità degli ecosistemi fluviali.