Domenica 18 luglio 2021, con inizio previsto alle ore 9.30, al Teatro comunale di Agnone, sarà presentato il progetto di ricerca MOVING (Valorizzazione della Montagna attraverso l’INterconnessione e la crescita Green) in corso di svolgimento presso il Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università del Molise, in collaborazione con altri 23 importanti partner nazionali (tra gli altri l’Università di Pisa e il CNR) e internazionali (quali l’INRAE, l’AREPO e varie Università europee), coordinati dall’Università spagnola di Cordoba

Il progetto, che si inserisce nel programma europeo di ricerca Horizon 2020, ha lo scopo di costruire capacità e co-sviluppare un quadro di interventi capace di creare nuove catene del valore (o rafforzarne alcune già presenti) che contribuiscano alla resilienza ed alla sostenibilità delle aree montane europee, valorizzando le risorse locali e supportando la loro capacità di fornire prodotti e beni pubblici.

Accanto alla costruzione di un quadro teorico di riferimento ed alla ricognizione dell’uso del suolo e delle filiere presenti in queste aree, MOVING intende analizzare in profondità la vulnerabilità e le filiere produttive di 23 aree rappresentative della diversità che caratterizza le montagne europee, con l’obiettivo di mettere a punto strategie partecipative e politiche di intervento specifiche per le aree in questione.

Questo approfondimento si basa su un approccio “multi-actor”, mediante la costruzione di un’interfaccia tra cittadini, imprese, istituzioni e ricercatori.

L’area prescelta per tale approfondimento è l’Alto-Molise, un’area che, al pari altre zone dell’Appennino centro-meridionale, presenta diversi elementi di fragilità, ma anche importanti risorse e tradizioni produttive, in particolare, ma non solo, nel settore lattiero-caseario.

In questa direzione l’incontro, oltre a presentare il progetto, intende avviare la costruzione di una Piattaforma Multi-attore (MAP), costituita, per l’appunto, da operatori economici, decisori politici e ricercatori, che contribuisca a sua volta alla costruzione di una Comunità di Pratiche (CoP) a livello europeo.

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