“Niente di nuovo o di inaspettato. – ha dichiarato il Rettore Luca Brunese – Purtroppo, siamo abituati a vedere UniMol in queste posizioni nella classifica delle Università italiane del CENSIS, dal momento che essa non riguarda né la ricerca né la didattica. Per fortuna, ci sono tante altre classificazioni delle Università, a cominciare da quelle delle abilitazioni nazionali dei docenti, che dicono del valore di UniMol.
Tuttavia, anche se del tutto parziale, vale la pena analizzare anche la classifica Censis. È una classifica che prende in esame soprattutto dati e indicatori che sono espressione del contesto territoriale in cui si opera. Così facendo, essa penalizza inevitabilmente gli Atenei del Centro-sud e delle Aree interne.
In ogni caso, pur con tutte queste osservazioni – aggiunge il prof. Brunese – il punteggio di UniMol migliora sensibilmente e migliorerà ancora visto che alcuni dati, come quelli dell’internazionalizzazione, trovano riscontro con un anno di ritardo.
Noi già sappiamo che alcuni di questi indicatori sono migliorati rispetto a un anno fa. Inoltre, sono contento che migliorino i pochi indicatori che riguardano le scelte dirette dell’Ateneo: le borse di studio, le strutture, la comunicazione e i servizi digitali, che sono decisivi nell’era Covid”.