Oggi, venerdì 17 maggio, nella Sala dell’Ex-Municipio di Frosolone c’è la presentazione della mappa di comunità realizzata nel quadro della più complessiva Convenzione tra il Comune di Frosolone e il Centro Interdipartimentale di Ricerca BIOCULT ‘Per le risorse bio-culturali e lo sviluppo locale’ dell’Università degli Studi del Molise.
L’Amministrazione Comunale ha voluto fortemente, già a partire dal 2017, investire su un progetto che accanto al supporto scientifico dell’UniMol nella redazione di un progetto del PSR (proff. Fabio Pilla e Angelo Belliggiano insieme con il dott. Oreste Vignone e gli allevatori della Montagnola) ha inteso garantire sostegno alle attività previste dalla realizzazione e restituzione della mappa di comunità del paese (prof.ssa Letizia Bindi con il supporto dell’associazionismo locale e il contributo delle scuole frosolonesi).
Ne è emerso un affresco intenso della comunità frosolonese, una riflessione attenta e franca sulla relazione al passato, i temi del presente e le prospettive future di questa comunità che può rappresentare uno strumento prezioso per la programmazione futura di azioni e politiche in favore del territorio, ma soprattutto un processo partecipativo che in se rappresenta un importante dato di novità per l’intera collettività locale.
Quello che verrà presentato non è solo un libro – a cura della prof.ssa Letizia Bindi, docente dell’Università degli Studi del Molise e Direttore del Centro di Ricerca BIOCULT, ma anche una mappa – realizzata dal giovane architetto frosolonese Valentina Colaneri – che è la restituzione sintetica e grafica delle molte interviste, focus group, letture, scambi informali avuti in questo anno di ricerca.
Il progetto ha dato origine anche a un sito web che sarà presentato e donato alla comunità in occasione della presentazione e che resterà a disposizione della comunità locale per future implementazioni e arricchimenti e a cui tutti potranno partecipare (www.mappafrosolone.it).

Nel sito sarà inoltre fruibile un video-documentario realizzato da Giorgio Calabrese con la supervisione della prof.ssa Bindi nel quadro del progetto con il testimone privilegiato Silvio Prezioso che illustra i luoghi e le memorie emblematiche della città in una passeggiata attraverso il borgo.
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