Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha reso noti i dati che riguardano il Bando PON “Dottorati innovativi con caratterizzazione industriale” per l’anno 2018. L’obiettivo, è valorizzare l’internazionalizzazione dei dottorati italiani e a rafforzare i legami col settore industriale.
Al Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti il Corso di Dottorato di Ricerca Internazionale in “Tecnologie e Biotecnologie Agrarie” (Agriculture, Technology and Biotechnology”) che racchiude proprio questi aspetti cruciali tra conferme, riconoscimenti, attrattività e innovazione tecnologica.
E riuscire poi a reperire risorse aggiuntive sulla ricerca, e se queste sono frutto di qualità e premialità, e poi rivolte e ad appannaggio di giovani ricercatori, allora il risultato non solo assume canoni davvero significativi, ma rappresenta la conferma e l’efficacia di una visione prospettica e di lungimiranza che accresce la credibilità e l’attrattività dell’Ateneo sul panorama nazionale ed internazionale.
Il Corso di Dottorato di Ricerca Internazionale in Tecnologie e Biotecnologie Agrarie nasce, dopo la riforma universitaria, dalla fusione di 3 Dottorati dell’allora Facoltà di Agraria.
“Il primo prestigioso riconoscimento – afferma il prof. Giuseppe Maiorano, Coordinatore del Dottorato – giunge ad agosto 2014 con l’accreditamento del corso di Dottorato in Tecnologie e Biotecnologie Agrarie in Dottorato Internazionale in collaborazione con gli Atenei stranieri di: UTP, University of Science and Technology in Bydgoszcz (Poland); Slovak University of Agriculture in Nitra (Slovakia). Due prestigiose Università nel settore delle biotecnologie applicate all’agricoltura e alla produzione e trasformazione degli alimenti. E’ stato uno dei primi dottorati ad essere riconosciuto come Dottorato Internazionale”.
“Centrato sul sistema agroalimentare ed ambientale codificato in Horizon 2020 – continua il Prof Maiorano – ha come obiettivi l’agricoltura sostenibile, la sicurezza e qualità degli alimenti, il benessere animale, la green economy e il diritto ambientale. Oggi è articolato in 3 curricula: Produzione e Protezione sostenibile delle piante (Sustainable Plant Production and Protection); Scienze, Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti (Food Science, Technology and Biotechnology); Benessere Animale, Biotecnologie e Qualità delle Produzioni Zootecniche (Welfare, Biotechnology and Quality of Animal Production).
Forma figure di alta professionalità in possesso di competenze specifiche per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile per garantire, mediante nuovi mezzi biotecnici e biotecnologici, sicurezza, qualità e salubrità degli alimenti di origine vegetale e animale, scorte alimentari e la tutela del suolo e dell’ambiente”.
Il Collegio Docenti, composto da 37 componenti anche di Università straniere, mantiene collaborazioni di ricerca con prestigiosi Atenei e centri di ricerca internazionali: King’s College of London (England); Guelph Food Research Centre Agriculture and Agri-Food (Canada); Duke University School of Medicine – Department of Molecular Genetics and Microbiology (USA); Slovak University of Agriculture in Nitra (Slovak Republic); University of Cordoba e University of Granada Spagna; UTP, University of Science and Technology in Bydgoszcz e la University of Life Sciences in Lublin (Poland); University of Montepellier (Francia).
“E l’ennesimo attestato di riconoscimento al Dottorato – conclude con orgoglio il Prof. Maiorano – viene ancora dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Sono state finanziate 6 borse aggiuntive, rispetto a quelle già finanziate da UniMol, nell’ambito delle risorse finanziarie a valere sull’Asse I “Investimenti in Capitale Umano”, Azione I.1 “Dottorati innovativi con caratterizzazione industriale” del PON RI 2014-2020; in particolare, 2 borse per il XXXI ciclo, 3 borse per il XXXII ciclo e 1 borsa per il XXXIV ciclo.
Questo lo scenario che consentirà ai destinatari di tali borse, di inquadrare il rispettivo periodo di alta formazione scientifica, di approfondimento, di studi e di ricerca, anche all’interno di un’impresa “in senso industriale” che, unitamente a quello accademico, porterà il grado di competenze e conoscenza ai più alti livelli, valorizzando, in tal modo, e ancor più, il talento, la creatività e la personalità.
Ricerca ed innovazione sono la chiave per modificare la struttura produttiva e redistributiva di un Paese, in grado di assicurare, nel medio e lungo periodo, una crescita sostenibile ed inclusiva. Tutto questo UniMol ha assunto come linea guida della propria azione di governo per la valorizzazione della ricerca.