Dal 16 al 18 febbraio Firenze ha ospitato la quarta edizione di “TourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale” organizzato da Archeologia Viva, l’evento fieristico-congressuale più importante e partecipato a livello europeo, dedicato alla comunicazione delle grandi scoperte archeologiche e alla promozione del patrimonio e del turismo culturale. L’edizione di quest’anno ha visto la presenza di circa cento espositori internazionali che hanno proposto itinerari per un pubblico interessato a “vivere il passato in funzione del presente”, come si legge nello slogan della manifestazione.
Ben duecentocinquanta sono stati i relatori nei trenta convegni dove si sono affrontati i temi più attuali legati alla “lettura dell’umanità” dalle origini della specie fino alle vicende del XX secolo.
All’evento, punto di riferimento per le istituzioni di ricerca pubbliche e private, parchi e musei, enti di promozione, operatori turistici e associazionismo, anche quest’anno l’Archeologia UniMol ha risposto presente, con il Dipartimento di Scienze umanistiche sociali e della formazione. Una presenza corredata da uno stand espositivo all’interno del quale è stato possibile conoscere, apprendere, visionare ed approfondire risultati, studi, ricerche e obiettivi dei progetti scientifici curati dagli Archeologi dell’Ateneo molisano.
In particolare i progetti internazionali curati e diretti dalla prof.ssa Fulvia Ciliberto, docente di Archeologia e storia dell’arte greca e romana: Tutela, studio e valorizzazione di un patrimonio museale, iniziato nel 2009 e finalizzato alla schedatura informatica e alla riproduzione digitale dei Beni Archeologici della Custodia di Terra Santa (CTS) affiancato da Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale della Custodia della Terra Santa, promosso dalla CTS in collaborazione con l’Associazione di Terra Santa, proTerraSanta” (ATS), ed ancora Scavare a Betania: una archeologia a servizio della formazione professionale giovanile, d’intesa con l’Università Palestinese di Gerusalemme ed il Mosaic Center di Gerico.
Ma ruolo da protagonista e oggetto di particolare interesse anche il progetto Prope Castello Planisi con la direzione scientifica del prof. Carlo Ebanista, ordinario di Archeologia cristiana e medievale e Delegato del Rettore per i Beni Culturali e realizzato d’intesa con l’Amministrazione Comunale di Sant’Elia a Pianisi che ha avuto l’obiettivo, dal 2013 di ricostruire le dinamiche insediative di età medievale in questo comparto territoriale situato sulla sinistra idrografica del fiume Fortore.