[attachments template=unimol include=”28191″]
Con la partecipazione e collaborazione del Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione, giovedì 10 novembre 2016, alle ore 11.00, presso la Sala ‘E. Fermi’ della Biblioteca di Ateneo, in viale Manzoni a Campobasso il secondo appuntamento del ciclo La comunicazione….
L’incontro si estrinseca nella presentazione del libro Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato, saggio scritto da Anna Monia Alfieri, Marco Grumo e Maria Chiara Parola (Giappichelli, Torino 2015), ed è promosso dal corso di laurea in Scienze della comunicazione, d’intesa con il Dottorato di ricerca in Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche – curriculum di Scienze sociali, politiche e della comunicazione.
ll 16 dicembre 2015, il quotidiano “La Repubblica” aveva definito Il Diritto di Apprendere come “Un manuale di economia gestionale, oltre che un saggio di piacevole lettura, colta, accattivante nonché ottimo strumento per lo sviluppo della scuola statale e paritaria italiana”. Nel testo si affermava che la chiave di volta per il diritto alla libertà di scelta educativa è il costo standard di sostenibilità per allievo e che con esso si garantisce un diritto inviolabile, oltre ad un risparmio di 17 miliardi di euro.
Gli autori dimostrano come, iscrivendo a bilancio tutte le spese prevedibili dell’attività scolastica e gestendole in un quadro unitario e rigoroso in ordine agli sprechi, sia possibile riequilibrare i costi, senza incidere sulla qualità del servizio e comportando un reale e sensibile risparmio per le casse dello Stato. Una spending review senza oneri per lo Stato, nel rispetto della Costituzione.
Il convegno, introdotto da Lorenzo Scillitani, dopo gli indirizzi di saluto del Rettore Gianmaria Palmieri, registrerà l’intervento di Anna Monia Afieri (ALTIS – Università Cattolica di Milano), Flavia Monceri, Alberto Franco Pozzolo, Luca Refrigeri, Ilaria Zilli (per UniMol), e sarà moderato da Marco Esposito (‘Il Mattino’, Napoli).
L’iniziativa, pensata a più voci per offrire in questo modo un pluralismo reale e democratico, è coordinata dal dott. Marco Stefano Birtolo, collaboratore della Cattedra di Diritti dell’uomo e globalizzazione.