[attachments template=unimol include=”27762″]
Come posso trasmettere alle generazioni del futuro la memoria della Shoah? E come farlo nel rispetto della sostanza storica, ma tenendo a distanza la retorica e la facile demagogia? Infine: quali fra le molte iniziative possibili offre i migliori benefici sul piano didattico e formativo?
Tentare di dare delle risposte a queste domande è, tra i tanti e diversi, l’obiettivo della Rete Universitaria per il Giorno della Memoria e del Centro interuniversitario 27 gennaio – Giorno della Memoria. In tale contesto si inserisce proprio il ciclo di seminari di ricerca e disseminazione della Memoria organizzato dalla Rete che mette insieme undici atenei italiani (UniMol, Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Milano Statale, Trento, Bologna-Forlì, Macerata, Firenze, Teramo, Napoli II, Bari “Aldo Moro” e della Calabria), in un comune impegno, per imprimere alle giovani generazioni quel senso di ribellione, di contrasto e di rigetto verso ogni sfumatura o indizio di razzismo, di violenza e di sopraffazione contro i diversi, ma soprattutto di fiducia e di costruzione di un futuro di condivisione, rispetto e tolleranza.
Il ciclo di seminari si terrà nel corso del mese di ottobre in tutta Italia per ricordare l’anniversario di quel tragico sabato 16 ottobre 1943 in cui la polizia tedesca, agli ordini del tenente colonnello delle SS Herbert Kappler, fece irruzione nel Ghetto di Roma, con obiettivi il sequestro, la deportazione e l’eliminazione degli ebrei romani. Si trattò del più efferato crimine del genere compiuto in Italia: degli oltre mille catturati e tradotti ad Auschwitz ne tornarono sedici. Anche grazie al contributo di Giacomo Debenedetti, il 16 ottobre, o Sabato Nero, rappresenta dunque un momento chiave nella Memoria.
La tappa all’UniMol è prevista mercoledì 26 ottobre 2016, nell’Aula Q – intitolata a Madre Teresa di Calcutta – del II Edificio Polifunzionale di Via De Sanctis, a Campobasso, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 con il seminario dedicato alla memoria di Elie Wiesel, giornalista e scrittore, e Premio Nobel per la pace nel 1986 che, sopravvissuto all’Olocausto, fin dagli anni Cinquanta decise di essere un testimone ed fervido combattente contro l’oblio.
La giornata seminariale si rivolge principalmente a studenti delle scuole superiori e universitari, ma anche a insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado. La partecipazione è gratuita ed è prevista la certificazione individuale di frequenza, riconosciuta in ambito scolastico.
Quest’anno l’intera manifestazione nazionale vede la collaborazione nazionale dell’Ambasciata d’Israele in Italia e degli Uffici Scolastici delle rispettive regioni.