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Oggi, martedì 14 giugno 2016, alle ore 15.00, presso il Museo della scuola e dell’educazione popolare dell’Università del Molise, è previsto l’incontro conclusivo del progetto “Non è mai troppo tardi: l’istruzione nell’Italia degli anni ’50 e ’60 del ‘900”. Progetto ideato e realizzato dal Ce.S.I.S. e dal Museo della Scuola e dell’Educazione Popolare del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione, e sostenuto dall’Istituto Regionale per gli Studi Storici del Molise “V. Cuoco”-Iresmo.
Con una prima fase di raccolta e analisi delle fonti orali, bibliografiche e archivistiche, l’idea progettuale ha inteso rintracciare e in un certo senso ripercorrere, i tratti ed il cammino di formazione degli italiani negli anni ‘50 e ‘60 del ‘900 con particolare attenzione alla realtà molisana. Come?
Attraverso un campione eterogeneo di fonti che prendono in considerazione i diversi contesti geografici scolastici, il lavoro di ricerca ha mirato a dare un quadro quanto più rappresentativo della realtà scolastica molisana di quegli anni, non tralasciando di prendere in esame i metodi didattici alternativi, come quello proposto dalla televisione e rappresentato dalla trasmissione “Non è mai troppo tardi” condotta dal maestro Alberto Manzi. La figura di Alberto Manzi, conosciuta dai più per la trasmissione “Non è mai troppo tardi”, tentativo riuscitissimo di alfabetizzazione degli italiani attraverso la televisione negli anni ’60 del ‘900, è stata analizzata e scoperta nella sua poliedricità: come maestro, conduttore televisivo, scrittore, divulgatore scientifico, politico, in quanto sindaco di Pitigliano, e anche nel suo impegno umanitario in America latina. Un viaggio alla scoperta di questa figura attraverso l’uso di diverse tipologie di fonti, che ha coinvolto gli studenti in un percorso di conoscenza storica di una Italia di un recente-lontano passato.
La parte dedicata alla didattica con le scuole ha previsto un laboratorio di conoscenza dei fondamenti della storia della scuola attraverso l’uso delle fonti presenti al Museo della scuola di Unimol. Il focus centrale è stato dedicato alla figura di Alberto Manzi attraverso l’ideazione di un gioco didattico sulla sua biografia e un laboratorio sulle fonti audiovisive. Sono state analizzate insieme ai ragazzi le diverse trasmissioni televisive, il cui regista e conduttore è stato proprio il maestro Manzi.
Il progetto ha visto la collaborazione del Centro Alberto Manzi di Bologna, la cui responsabile, Alessandra Falconi, sarà presente oggi 14 giugno. L’incontro sarà arricchito dalla presenza di due ex alunne di Alberto Manzi (Elisa Manacorda e Maria Fierli) alunne nel periodo dell’insegnamento di Manzi presso la scuola primaria Fratelli Bandiera di Roma. A conclusione dell’incontro vi sarà la premiazione del Concorso a cui hanno partecipato i ragazzi delle scuole I.C. Petrone-scuola Primaria Don Milani di Campobasso, la Scuola Primaria del Convitto Mario Pagano, la Scuola Primaria di Petrella Tifernina, l’I.C. Colozza- scuola primaria Scarano, l’I.C. Jovine- scuola secondaria di secondo grado: alcune classi di questi istituti hanno partecipato a tutto l’iter didattico.