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Mercoledì 10 febbraio la visita accademica al Dipartimento di Medicina “Vincenzo Tiberio” per continuare a rafforzare il proficuo rapporto di collaborazione istituzionale, e per avviare ulteriori reciproche relazioni scientifiche e progettuali rimarcando l’interesse verso sempre nuove e più ampie forme di cooperazione formativa, didattica e di ricerca.
La sfera dell’internazionalizzazione, in tutti i suoi campi, è elemento essenziale, di raccordo ed integrante del ruolo della formazione e dell’attività di ricerca.
È questa una piena consapevolezza dell’Ateneo molisano, che da tempo ha inteso accrescere, sviluppare e rafforzare, reti di collaborazione in ambito nazionale, comunitario ed internazionale. Il meeting scientifico con la prof. Wasserman del prossimo 10 febbraio rientra proprio in questa prerogativa.
Danuta Wasserman è il Direttore del NAtional Suicide Prevention (NASP) presso l’Università Karolinska di Stoccolma. Riveste la carica Direttore anche del Collaborative Center for Suicide Prevention, uno degli unici due centri del WHO, l ’Organizzazione Mondiale della Sanità (l’altro è in Australia), oltreché di Presidente della Suicide Prevention Section della World Psychiatric Association e della European Psychiatric Association (EPA).
È tra i più importanti suicidologi al mondo, insignita di numerosi premi scientifici, autrice di numerosi libri del settore, oltre 200 i suoi articoli scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche. Tra questi, “School-based suicide prevention programmes: the SEYLE cluster-randomised, controlled trial”, pubblicato nel 2015 su The Lancet – la principale rivista medica generale indipendente al mondo, che tratta tutti gli aspetti della salute umana – e al quale hanno partecipato come coautori il prof. Marco Sarchiapone, docente di psichiatria di Unimol, ed altri ricercatori (Vladimir Carli e Miriam Iosue), afferenti alla sua cattedra.
Ha coordinato numerosi progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea, tre dei quali (SEYLE, WESTAY e SUPREME) si sono svolti anche in Molise e per i quali l’Unimol, con il Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute non solo è stata chiamata a rappresentare l’Italia con gli altri Paesi partner Svezia, Austria, Estonia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Israele, Romania, Spagna, Slovenia, ma anche a svolgere, attraverso il prof. Sarchiapone, le funzioni di vice coordinatore dei progetti. Progetti questi indirizzati agli adolescenti – dalla promozione di stili di vita salutari, alla salute mentale, dal complesso rapporto tra stili alimentari, attività motoria e relative determinanti psicologiche, agli aspetti biologici, psicologici e sociali nella fase di sviluppo psicofisico – che hanno dato risultati sorprendenti nella loro particolare efficacia nel ridurre significativamente la presenza di disturbi depressivi, ansiosi e la “suicidalità” (tentativi ed ideazione) del 50% in un anno.
Di qui l’interesse di The Lancet ad ospitarne la pubblicazione e la volontà di Unimol di approfondire alcuni aspetti di questo interessantissimo progetto, dei quali discutere in questi giorni con la prof.ssa Wasserman.