Caramanico Terme – Partirà tra qualche ora la prima edizione della Summer School in “Turismo, Biodiversità, Heritage: dall’integrazione delle risorse alla progettazione territoriale” promossa dall’Università degli Studi del Molise e dal Parco Nazionale della Majella e organizzata in collaborazione con il Centro Studi D.E.M.E.T.R.A. Projects – Onlus .
Cinque giorni di lezioni frontali e uscite didattiche nel territorio del Parco della Majella avranno lo scopo di fornire a studenti, dottorandi e liberi professionisti gli strumenti per la conoscenza del territorio e delle sue risorse stimolando la capacità di proporre prospettive di sviluppo turistico sostenibile e innovative. L’attenzione sarà rivolta in particolare al patrimonio territoriale, fatto di risorse culturali e ambientali materiali e immateriali che nel loro insieme rappresentano la base per la rinascita delle aree interne e dei territori ingiustamente considerati marginali. Dalla Scuola scaturiranno diversi project work, elaborati con la supervisione di un tutor, che oltre ad essere una valida esercitazione pratica serviranno a delineare scenari futuri per questa importante realtà abruzzese.
A tenere le lezioni, professionisti, operatori del parco e docenti dell’Università degli Studi del Molise che, per questa edizione, partecipa attivamente al piano didattico riconoscendo a studenti e dottorandi utili crediti formativi (CFU). Mentre il Centro Studi D.E.M.E.T.R.A. Projects, una Onlus che ha la propria sede operativa presso l’Università degli Studi del Molise (sede di Termoli) e che opera nel campo della valorizzazione e della tutela dell’ambiente anche attraverso eventi di formazione, ha curato l’aspetto organizzativo insieme agli operatori del parco. Nella prima giornata, dopo i saluti delle autorità, ossia del Direttore del Parco, arch. Oremo Di Nino, il sindaco di Caramanico Terme, dott. Simone Angelucci, e il sindaco di Sant’Eufemia a Majella, dott. Francesco Crivelli, le lezioni di inquadramento saranno svolte dai professori Davide Marino (economista ambientale), Rossano Pazzagli (storico), Angela Stanisci (ecologa), Letizia Bindi (antropologa) e Luigi Mastronardi (economista dell’ambiente).