[attachments template=unimol include=”14276″]Progetto pilota per la Sostenibilità Ecologica ed Economica delle Aziende Agrarie: la filiera del biochar ProSEEAA
Workshop per la presentazione dei risultati conclusivi, 17 giugno 2015 Aula Magna Galileo Galilei, Dipartimento di Bioscienze e Territorio, Università del Molise (Pesche, IS)
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Lo smaltimento di biomassa da residui agricoli e forestali ogni anno genera problemi ambientali ed ecologici, essendo spesso bruciata senza poter essere utilizzata in altri modi, pertanto immettendo in atmosfera cospicue quantità di CO2. Negli ultimi anni, un crescente senso di responsabilità verso l’ambiente ha spinto la ricerca di nuove tecniche per il riutilizzo delle biomasse agricole.
La trasformazione di rifiuti organici in ammendanti, come il biochar, rappresenta una pratica ecologicamente sostenibile che oltre a permettere il recupero di un’importante fonte energetica, il miglioramento della qualità e della fertilità del suolo, favorisce il sequestro di carbonio e la riduzione delle emissioni di gas serra.
La convenzione internazionale contro la desertificazione, “United Nations Convention to Combat Desertification” (UNCCD), mettendone in evidenza i numerosi vantaggi, incentiva l’utilizzo del biochar nelle nuove politiche per far fronte al cambiamento climatico dal 2012 in avanti (post Kyoto). Nel definire gli obiettivi per il periodo post-2012, la “United Nations Framework Convention on Climate Change” (UNFCCC) ha accolto l’inserimento del biochar nella sezione “Enhanced Action on Mitigation” (giugno 2009, Bonn, Germania) come nuova tecnologia per la mitigazione climatica. Il processo di produzione del biochar prevede la trasformazione e la riconversione dei sottoprodotti/residui agricoli e forestali evitando la loro combustione (che produce grosse quantità di CO2) o il loro abbandono in superficie. Inoltre, la trasformazione della biomassa in biochar attraverso la pirolisi e il suo interramento consente di ottenere un bilancio negativo del carbonio immesso in atmosfera poiché il biochar è in grado di fissare il carbonio nel suolo riducendo la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera.
Il ProSEEAA, Progetto pilota per la Sostenibilità Ecologica ed Economica delle Aziende Agrarie: la filiera del biochar, finanziato dalla Regione Molise nell’ambito del PSR Molise 2007/2013, Misura124, è un progetto innovativo a livello regionale per la definizione di soluzioni di recupero degli scarti agro-zootecnici mediante la trasformazione in biochar ed il suo impiego a livello aziendale. L’obiettivo del ProSEEAA è stato quello di valutare le potenzialità di produzione e utilizzo del biochar in una filiera aziendale sostenibile volta alla riduzione delle emissioni di GHG (gas ad effetto serra), e al miglioramento delle proprietà chimico-fisiche degli terreni di coltura.
Nel workshop organizzato presso il Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Università del Molise (Pesche) e l’azienda vitivinicola Campi Valerio (Monteroduni) verranno presentati i risultati della sperimentazione del ProSEEAA ottenuti dai ricercatori dell’Università del Molise, le esperienze di ricerca scientifica a livello nazionale e lo stato dell’arte della certificazione del biochar in Italia e in Europa.
Interverranno il Prorettore Vicario e Prorettore alla Ricerca dell’Università degli Studi del Molise
Prof. Marco Marchetti, l’Assessore alle politiche agricole e agroalimentari, programmazione forestale, sviluppo rurale, tutela dell’ambiente della Regione Molise Avv. Vittorino Facciolla, ricercatori e docenti esperti sulle tematiche del biochar del CNR-IBIMET di Firenze, dell’Università di Bolzano e dell’Università dell’Insubria e il titolare dell’azienda vitivinicola Campi Valerio, dott. Antonio Valerio..
I dettagli del progetto sono consultabili sul sito: http://www.biochar-molise-proseeaa.it