15-01-2015, ore 11.00, Sala ‘E. Fermi’, Biblioteca di Ateneo, Campobasso
L’euro fra mito e realtà. È forse questa la cifra complessiva dell’incontro-dibattito L’Europa e il minotauro dell’Euro. Dopo l’indirizzo di saluto del Rettore Gianmaria Palmieri, il nucleo forte del convegno riguarderà appunto una parola che è un po’ sulla bocca di tutti, cioè
euro. Di come, in particolare, da una sorta di “euroevo” siamo arrivati a dover fronteggiare il “Minoteuro”. Un tema che connette fenomeni politici diversissimi, per alcuni di pura demagogia e populismo, per altri autenticamente innovativi se non proprio ribelli contro uno schiacciamento economicistico e proceduralistico europeo. Dai connotati nebbiosi e severi.
A dipanare il filo di Arianna sarà Paolo BECCHI, ordinario di Filosofia del diritto nell’Università di Genova, protagonista del dibattito politico-culturale corrente, assieme ai docenti dell’Università del Molise Ivo Germano, Flavia Monceri, Gabriele Paci. Si tratta di un termine che divide ben oltre una pura e semplice provocazione, e che pone in questione l’idea stessa di rappresentazione di una certa idea di Europa, matrigna tecnocratica o, viceversa, madre di speranza e possibilità. In un contesto di estrema fragilità, precarietà, se non proprio insicurezza, come dimostrano le recenti vicende parigine dell’attacco a Charlie Hebdo. Di cosa sia stato e di che cosa sarà l’euro e l’Europa: un quesito e una prospettiva dai quali partire, o ai quali tornare. L’appuntamento è per giovedì 15/1/2015, ore 11.00, Sala ‘E. Fermi’, Biblioteca di Ateneo, Campobasso, nell’ambito del ciclo d’iniziative culturali Di giovedì comunico, promosso dal corso di laurea in Scienze della comunicazione, patrocinato dal Dipartimento di scienze umanistiche, sociali e della formazione di UniMol, in collaborazione con il Dottorato di ricerca in Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche – curriculum di Scienze sociali, politiche e della comunicazione -, e con il coordinamento scientifico e organizzativo di Lorenzo Scillitani e di Marco Stefano Birtolo.