Giovedì 20 aprile, alle 19.30, prosegue con “Dr. Strangelove”, il secondo del ciclo di incontri “Le radici del presente: dalla guerra fredda alla guerra al terrore” con proiezione di film in lingua originale (con sottotitoli), ideato da Luca Muscarà docente di geopolitica con il Centro Linguistico di Ateneo, per una riflessione storica sulla politica estera degli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale.
Il capolavoro di Kubrick è una black comedy satirica sulla Guerra fredda del 1964, poco dopo la crisi dei missili di Cuba, che si interroga sul rischio che un errore umano possa scatenare l’olocausto nucleare globale. Peter Sellers è un alto ufficiale britannico di stanza in una base dell’aviazione statunitense alle prese con il generale Ripper, che in preda a una crisi di paranoia anticomunista, ha scatenato autonomamente un attacco nucleare preventivo sull’Unione Sovietica. Il presidente degli USA, sempre Peter Sellers, riunisce così in emergenza lo Stato maggiore nella War Room per richiamare la flotta dei bombardieri B-52, armati di bombe all’idrogeno, in volo su decine di bersagli in URSS.
Il capolavoro di Kubrick è una black comedy satirica sulla Guerra fredda del 1964, poco dopo la crisi dei missili di Cuba, che si interroga sul rischio che un errore umano possa scatenare l’olocausto nucleare globale. Peter Sellers è un alto ufficiale britannico di stanza in una base dell’aviazione statunitense alle prese con il generale Ripper, che in preda a una crisi di paranoia anticomunista, ha scatenato autonomamente un attacco nucleare preventivo sull’Unione Sovietica. Il presidente degli USA, sempre Peter Sellers, riunisce così in emergenza lo Stato maggiore nella War Room per richiamare la flotta dei bombardieri B-52, armati di bombe all’idrogeno, in volo su decine di bersagli in URSS.
Quando ciò si rivela impossibile, tenterà di contattare il presidente sovietico, scoprendo così che l’attacco americano scatenerà automaticamente l’olocausto nucleare globale. Qui entra in scena Dr. Strangelove, il terzo dei personaggi interpretati da Sellers, un ex-scienziato nazista che ora lavora per gli Stati Uniti.
Tutta la narrazione ha luogo in novanta concitati minuti, il tempo necessario ai bombardieri nucleari per raggiungere i loro bersagli russi, mettendo a nudo i limiti della politica e dei protagonisti umani rispetto all’apocalittica macchina militare ormai fuori controllo, in un crescendo caratterizzato dallo humor nero britannico sugli Stati Uniti e l’Unione Sovietica.
È il secondo dei cinque incontri curati dal Centro Linguistico dell’Università del Molise che si svolgono con il patrocinio del Comune di Campobasso. La triade di incontri sulla Guerra fredda proseguirà poi il 4 maggio con “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola, con Marlon Brando, mentre i successivi incontri saranno dedicati alla Guerra al terrore con “Il fondamentalista riluttante” di Mira Nair (11 maggio) e “Persepolis” di Mariane Satrapi (25 maggio).
Tutte le proiezioni avranno luogo alle ore 19.30 nella Sala Alphaville in via Morucchio 1 a Campobasso.
Tutta la narrazione ha luogo in novanta concitati minuti, il tempo necessario ai bombardieri nucleari per raggiungere i loro bersagli russi, mettendo a nudo i limiti della politica e dei protagonisti umani rispetto all’apocalittica macchina militare ormai fuori controllo, in un crescendo caratterizzato dallo humor nero britannico sugli Stati Uniti e l’Unione Sovietica.
È il secondo dei cinque incontri curati dal Centro Linguistico dell’Università del Molise che si svolgono con il patrocinio del Comune di Campobasso. La triade di incontri sulla Guerra fredda proseguirà poi il 4 maggio con “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola, con Marlon Brando, mentre i successivi incontri saranno dedicati alla Guerra al terrore con “Il fondamentalista riluttante” di Mira Nair (11 maggio) e “Persepolis” di Mariane Satrapi (25 maggio).
Tutte le proiezioni avranno luogo alle ore 19.30 nella Sala Alphaville in via Morucchio 1 a Campobasso.
L’accesso è libero fino a esaurimento posti.