Come posso trasmettere alle generazioni del futuro la memoria della Shoah?
E come farlo nel rispetto della sostanza storica, ma tenendo a distanza la retorica e la facile demagogia?
Infine: quali fra le molte iniziative possibili offre i migliori benefici sul piano didattico e formativo?
Per rispondere a queste domande l’Università degli Studi del Molise con Dipartimento di Scienze Umanistiche Sociali e della Formazione, la Regione Molise, Assessorato alla Cultura, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, la Rete Universitaria per il Giorno della Memoria e il Centro interuniversitario 27 gennaio – Giorno della Memoria, insieme, organizzano il Seminario di ricerca e disseminazione della Memoria previsto a Campobasso, nella Sala Auditorium del Palazzo Ex GIL in via Milano, mercoledì 23 gennaio 2019, dalle ore 9,30 alle ore 12,30.
Il seminario si lega direttamente, anche in senso propedeutico, alle manifestazioni del prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria, il cui valore, dall’anno 2000, è divulgato e protetto da una legge nazionale, allo scopo di “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” (Legge 20 luglio 2000, n. 211, art. 1).
Il senso profondo della legge va comunque oltre l’obbligo a ricordare il passato, spesso riassunto nella formula “Perché non accada mai più!” consegnata in eredità da Primo Levi. Ricordare la Shoah e diffonderne la conoscenza significa, in termini più ampi ma non per questo generici, educare alla moderna cittadinanza europea attraverso la promozione di valori e sentimenti alla base della pacifica convivenza fra popoli, religioni ed etnie differenti, come la responsabilità individuale, la libertà democratica e la lotta al razzismo.
Gli atenei che istituiscono il Ciclo di seminari e i rispettivi organizzatori sono interpreti scientificamente ed eticamente qualificati di tali valori. Nel corso del tempo hanno concepito manifestazioni ufficiali in grado di tenere uniti rigore nella ricerca, qualità didattica e carica innovativa. Già in passato, inoltre, gli stessi responsabili scientifici hanno a loro volta organizzato o preso parte ai corsi di storia e didattica della Shoah della Rete universitaria.
La Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, costituitasi nel marzo 2011, è stata presentata ufficialmente il 24 gennaio successivo alla Camera dei Deputati; il 4 giugno 2012, sempre alla Camera dei Deputati, ha tenuto i suoi primi tavoli tecnici, centrati su Negazionismo, Museologia della Shoah e Didattica della Shoah. Dal 2012 al 2015 la Rete ha organizzato nel ricorrere del 16 ottobre quattro Corsi nazionali di storia e didattica della Shoah, seguiti complessivamente da oltre cinquemila fra studenti e insegnanti.
Il nuovo Centro interuniversitario 27 gennaio – Giorno della Memoria riunisce quattro atenei, Teramo, Macerata, Molise e della Calabria. Il Centro sviluppa e approfondisce l’esperienza della Rete Universitaria sul piano istituzionale, della ricerca e della conseguente disseminazione. Insieme, la Rete e il Centro si propongono di diffondere attraverso il Giorno della Memoria, la ricorrenza del 16 ottobre e altre iniziative legate alla conoscenza della Shoah, “buone pratiche” nella lotta contro ogni forma di razzismo e antisemitismo, in vista della costruzione nelle generazioni più giovani di un sentimento di cittadinanza europea condivisa e di una cultura volta al pluralismo e alla tutela dei diritti umani e civili.
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