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Prosegue il ciclo di seminari di formazione linguistica organizzati dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione e dal Centro Linguistico di Ateneo, con la partecipazione del Corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria.
Il titolo del seminario “Parola, Amore, Sovranità: nel lavoro educativo e didattico” evidenzia bene la trasversalità di questo appuntamento che metterà al centro la natura del lavoro educativo e il fatto che esso ‘passi’ attraverso tre elementi chiave: l’uso della parola, la relazione educativa, intesa come relazione d’amore e l’educazione alla sovranità.
Per Maestri di strada i sistemi educativi nascono primariamente per ‘dare la parola’ agli allievi, per dare la parola a ciò che resta inespresso nel discorso sociale dominato dal potere. La parola generata nel contesto educativo deve essere una parola nativa, genuina ed autentica, che genera un discorso autonomo dal potere, una parola in grado di funzionare da ‘microgarante’ del pensiero e delle relazioni rispetto a contesti caotici e ostili.
I Maestri di strada hanno adottato senza riserve l’idea che occorre “dare tutti gli usi della parola a tutti” (Don Milani): l’uso della parola che serve ad esprimere il sé; la parola necessaria a mantenere il contatto della mente razionale con le radici emotive dell’esistere.
Su questi temi e sulle esperienze progettuali dei Maestri di Strada (http://www.maestridistrada.it/), condotte da quasi un ventennio, ci raccoglieremo a discutere.