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La raccolta e la sistemazione di materiali prodotti dal gruppo Unimol “Tratturi e Paesaggi” è stata un’occasione estremamente proficua di aggiornamento delle attività di ricerca e di studio, con contributi nuovi e bibliografie da cui è emerso un panorama ricco e variegato di risultati ed interessi, ma anche di puntuali indagini sul territorio; indagini caratterizzate, sin da subito, da un elemento di concreto arricchimento al lavoro di tutela e valorizzazione del territorio e delle comunità che lo abitano, punto chiave che sta sullo sfondo del lavoro che il gruppo di ricerca si è proposto all’avvio delle varie fasi dello studio.
Tre grandi filoni individuati:
- Tutela e progettazione del territorio e del paesaggio: usi degli spazi, vincoli già esistenti o da individuare, messa in sicurezza, ripristino di camminamenti smantellati o corrotti, mappatura GIS e con altri strumenti di telerilevamento dei territori interessati dal reticolato tratturale con i loro specifici punti di snodo e particolare interesse, censimento e valutazione circa la fruibilità, accessibilità interna e esterna dei siti, ecc.)
- Tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico-storico-culturale del paesaggio transumante: archeologia, storia, antropologia, geografia umana, storia dell’architettura e del paesaggio nonché dell’arte locale e delle arti minori)
- Strategie di sviluppo socio-economico dell’area tratturale (turismo compatibile ed eco-stenibile, percorsi di valorizzazione, nuova ruralità, post-ruralità e pastorizia, filiere alimentari, biodiversità)
Sul piano più strettamente attinente all’ambito disciplinare dei saperi etno-antropologici alla tutela, patrimonializzazione e valorizzazione dei tratturi, le attività si focalizzano su a tre livelli:
- Ricognizione e messa in valore delle pratiche, anche minute e condivise della transumanza e della pastorizia tradizionale, delle colture e pratiche agricole ad essa connesse, delle forme dell’abitare e di mappare i territori, delle produzioni alimentari dei cibi tipici preparati e consumati sul tratturo e delle loro forme di convivialità, dei sistemi festivi e cerimoniali che si snodavano e si snodano lungo i percorsi tratturali in una delicata interazione tra ‘vie d’erba’, cammini storici europei, pellegrinaggi globali e più locali che in molteplici occasioni si intrecciavano con i percorsi transumanti.
- Analisi delle politiche e dei processi di messa in valore dei territori rurali e periurbani connessi alla transumanza: leggi e protocolli di tutela, istanze dal basso di difesa e conservazione dei territori, movimenti di opposizione al consumo o al degrado di suolo, nuovo attivismo ambientalista e animalista, movimenti di opinione neo-ruralisti e volti alla disseminazione di pratiche virtuose di cura e attraversamento dei territori, associazionismo impegnato nella preservazione e promozione eco-sostenibile degli spazi aperti (camminatori, equiturismo, bikers, rafters, ecc.) e gruppi di acquisto solidale e responsabile, movimenti e gruppi impegnati nella diffusione di una nuova cultura del cibo informata e responsabile, ecc.
- Analisi dei quadri di riferimento sovralocale all’interno dei quali ogni azione di patrimonializzazione viene oggi a inquadrarsi, primi tra tutti quelli delle politiche europee di tutela, valorizzazione e sviluppo e il quadro, ancor più globale, di patrimonializzazione UNESCO nelle sue diverse varianti.
In tal senso la transumanza e il reticolato tratturale rappresentano la piattaforma territoriale e un grande, interessante laboratorio per osservare le delicate dinamiche di interazione tra località, ordini globali di riferimento politico-culturale, ma anche di investimento economico e i suoi molti livelli (nazionali, di macroarea, regionali).
Da questo triplice livello dell’analisi socio-culturale e politica può emergere una nuova consapevolezza circa la crucialità del tema ‘territorio’ e ‘paesaggio’ anche nella regione Molise ed una capacità esperta e concreta di gestione delle politiche del territorio, capace di interloquire pariteticamente con le Istituzioni regionali e con le Soprintendenze e di condividere progetti e proposte nei frames di finanziamento alla ricerca e all’innovazione in ambito culturale in Europa.