Insieme il Dipartimento di Medicina e di Scienze della Salute “V. Tiberio”, dell’Università degli Studi del Molise, i due Ordini dei Medici e degli Odontoiatri delle province di Campobasso e di Isernia, la Regione Molise, la Società Italiana di Igiene (S.It.I.) – Sezione Abruzzo e Molise e la Società Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie (SIMPIOS) in occasione del webinar sul tema Covid-19, Vaccini e varianti. Lo stato dell’arte, previsto il giorno 23 giugno, a partire dalle ore 18.15.

Il continuo aumento di soggetti vaccinati e guariti da Covid-19 potrebbe determinare una pressione selettiva sul SARS-CoV-2, favorendo la comparsa e la circolazione di nuove varianti virali.

In Italia, al 18 maggio 2021, la prevalenza della ‘variante inglese’ (B.1.1.7) del SARS-CoV-2 era pari a 88,1%, con valori compresi tra il 40% e il 100% nelle diverse Regioni; la circolazione di quella ‘brasiliana’ (P.1) si attestava al 7,3% (0%-60%), mentre la ‘variante indiana’ (B.1.617) era all’1% e la ‘variante africana’ (B.1.351) allo 0.3%.

Ad oggi, alcuni studi preliminari in vitro hanno ipotizzato una riduzione dell’attività neutralizzante del siero di soggetti che hanno ricevuto un vaccino ad mRNA nei confronti delle varianti sud-africana e brasiliana. Anche l’efficacia del vaccino a vettore virale risulterebbe ridotta nel prevenire forme di malattia di grado lieve o moderato nel contesto epidemico sud-africano, supportando l’ipotesi che alcune varianti siano in grado di eludere parzialmente la risposta immunitaria evocata dal vaccino.

Secondo un recente studio del Public Health England (Londra), la somministrazione di entrambe le dosi dei vaccini sia ad mRNA, sia a vettore virale, sembrerebbe garantire una maggiore protezione nei confronti delle varianti inglese ed indiana rispetto alla singola dose.

A livello internazionale la comunità scientifica sta monitorando attentamente l’evoluzione del SARS-CoV-2 e l’efficacia dei vaccini rispetto alle mutazioni identificate, valutando l’eventualità di ulteriori richiami per migliorare la protezione nei confronti delle varianti emergenti.

Queste le tematiche discusse, affrontate e analizzate nel conso dell’incontro seminariale Covid-19, Vaccini e varianti. Lo stato dell’arte, organizzato nell’ambito delle attività ai sensi dell’art. 3 della DPGR n. 23 del 27 marzo 2020 del “Comitato Scientifico per l’emergenza epidemiologica da COVID-19” (CSE) della Regione Molise, della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e della Cattedra di Igiene dell’Università degli Studi del Molise

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