Prosegue il programma di incontri internazionali all’interno del Progetto EARTH (Education, Agriculture, Resources for territories and Heritage) che vede UniMol capofila. Continua dunque, come da calendario, il 1° corso internazionale online con il coinvolgimento di 9 Università europee e latinoamericane e tre Organizzazioni Non Governative (ONG) internazionali.

I circa trenta studenti selezionati e i vari docenti, tutori e stakeholders che accompagnano le attività formative si stanno misurando con serrate giornate di lezioni frontali, di studio e lavoro di gruppo che animano, anche in maniera approfondita, numerose occasioni e momenti di confronto e dibattito tra gli studiosi europei e latinoamericani.

Le metodologie e le piattaforme tecnologiche utilizzate nell’ambito di questi corsi internazionali permettono di ovviare alla distanza imposta dalla particolare situazione emergenziale, condizione questa che ha certamente precluso la mobilità originariamente prevista, ma che non ha impedito, a tutti i partecipanti, di sentirsi partecipi, coinvolti e vicini, seppur telematicamente. Una compartecipazione attiva che proseguirà – lo ricordiamo – sino ad aprile in un programma internazionale ricco e articolato e di 6 corsi, uno per ogni Paese membro del Progetto.

Il 24 e il 25 novembre, però – come già avvenuto per il webinar iniziale dello scorso 16 novembre – le attività del Corso Internazionale tornano in diretta Facebook e sulla pagina Youtube del Progetto, per aprirsi al territorio e a chiunque sia interessato a seguire le due nuove giornate di studio previste ad accesso libero.

Il 24 novembre vi sarà l’Edizione virtuale e ricchissima di “Transumando 2020…in rete”: il percorso di demonticazione riattivato da alcuni anni dalla famiglia Innamorato – in collaborazione con il Centro di ricerca BIOCULT di UniMol – tra l’area di Campitello Matese e il sito archeologico di Sepino.
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Nel corso dell’incontro testimoni del territorio e autorità locali discuteranno insieme delle potenzialità fornite dalla recente patrimonializzazione della transumanza all’Unesco e dell’importanza crescente di agricoltura e pastorizia sostenibili per la rigenerazione territoriale di aree interne e fragili del territorio regionale e nazionale.

Il 25 novembre sarà la volta della intensa giornata di inaugurazione del Progetto “Trashumancia y Pastoralismo como elementos del Patrimonio inmaterial”, elaborato sempre dal Centro di ricerca BIOCULT di UniMol in collaborazione con le Università argentine dell’area patagonica – Universidad de Rio Negro e INTA di Bariloche e finanziato da CUIA (Consorzio Universitario Italo-Argentino) e dal CONICET (Argentina).

Il Progetto EARTH – insieme agli altri progetti inscritti nella attività del Centro di Ricerca BIOCULT – continua a lavorare sul piano internazionale di ricerca accanto ad una azione e una analisi attenta a livello locale, capace di incidere concretamente e in modo scientifico, culturale e mirato non solo sulle scelte di governance dello sviluppo sostenibile e sui processi partecipativi delle comunità, ma anche ponendo l’accento alla salvaguardia e valorizzazione dei patrimoni e delle risorse culturali e ambientali quali beni comuni fondamentali.

iconsLocandina EARTH OIC 1 WEBINAR 24_11_2020 TRASHUMANDO 2020
iconsLocandina EARTH OIC 1 WEBINAR 25_11_2020 CUIA_CONICET