Il progetto CUDIMHA (Curriculum Development: An Innovative Master in History and Archaeology) coordinato dalla prof.ssa Giuliana Fiorentino, riguarda lo sviluppo di un Master in collaborazione con università tunisine sui temi dell’archeologia e delle scienze umane.
Il progetto EARTH (Education, Agriculture and Resources for Territories and Heritage) coordinato dalla prof.ssa Letizia Bindi, mira a rendere i programmi di studio inerenti allo sviluppo rurale più aderenti alle necessità della società e degli stakeholders in America Latina – Argentina Bolivia e Paraguay – ed in Spagna e Francia.
Duplice riconoscimento importante, dunque, per UniMol. Il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione e il Centro di Ricerca BIOCULT hanno ottenuto un significativo riconoscimento scientifico nel quadro dei finanziamenti assegnati dal Bando europeo Erasmus Plus – Capacity Building.
CUDIMHA (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione) è un progetto triennale che ha come obiettivo la modernizzazione e internazionalizzazione delle istituzioni di istruzione superiore (HEI), con particolare riferimento alla Tunisia, e che prospetta, quale strumento realizzativo, un percorso di alta formazione universitaria, un
master internazionale in storia e archeologia che fornirà competenze orientate al mercato del lavoro per laureati in discipline umanistiche. Va da sé che che gli Studenti UniMol dell’area umanistica avranno la possibilità di concorrere ed essere selezionati per la partecipazione al master internazionale.
EARTH (Centro di Ricerca BIOCULT), anch’esso di durata triennale, si basa su un impianto progettuale multidisciplinare ed è incentrato sul rafforzamento territoriale, la diversificazione delle economie rurali e lo scambio di saperi e pratiche relative ai patrimoni della cultura materiale dei contesti locali. Una opportunità questa, del tutto inaspettata, per mettere a frutto sia le numerose competenze acquisite sia le attività di ricerca e sensibilizzazione locale elaborate ed attuate in questi due anni dal Centro BIOCULT, oltreché per inquadrarle in un contesto complessivo, da una dimensione territoriale e in forte relazione con gli attori locali, ad una cornice più complessiva a carattere internazionale.